


Sabato scorso presso la sala galleria del comune di Crema sono stati festeggiati i 600 anni della signoria Benzoni nel cremasco. Per l'occasione il maestro Claudio De Micheli e il soprano Ayaco Semouri hanno omaggiato la signoria con canti eseguiti nelle principali corti europee del 1400, accompagnati da strumenti musicali storici.
Le palache
Durante la signoria Benzoni sono state coniate presso la zecca di Crema quattro monete: un quattrino, un imperiale semplice, un imperiale da due denari e una moneta d'oro, tre di queste monete rintrano nel patrimonio culturale del museo civico di Crema e, per l'occasione, sono state donate da Luigi Dossena al comune di Pandino, a don Natale Grassi Scalvini e a Gianluigi Bernardi, sindaco di Sergnano.
I canti delle corti
L'incontro è stato accompagnato dagli strumenti del maestro De Micheli e dalla voce di Semouri. La celebrazione è iniziata con il brano "Lascia che pianga" preso dall'opera di Rinaldo del 700, seguita da un passacalle, brano strumentale di origine spagnola. Il maestro e il soprano hanno poi proseguito con "Ecco la primavera" una ballata del 1490 di Lorenzo il magnifico. Il repertorio è stato vasto, non solo per la scelta dei branu ma specialmente per la varietà degli strumenti, il tutto ha avuto inzio con la spinetta, a seguire l'arpa per poi passare alla darbuka, strumento arabo con il quale è stato eseguito un canto delle crociate del 1200.