18-06-2019 ore 13:51 | Cultura - Musica
di Rebecca Ronchi

Riconoscimenti e applausi in Alto Adige per i 70 elementi del Collegium Vocale di Crema

“Ci sono luoghi geografici che hanno ispirato la composizione di stili musicali, luoghi che ne suscitano il significato più profondo e luoghi in cui eseguire certi repertori significa entrare in una secolare tradizione che ancora vive”. Come spiega Giampiero Innocente “l’Alto Adige non è solo una terra meravigliosa sotto il profilo naturalistico ma è il luogo geograficamente più vicino dove la tradizione musicale di stampo austriaco-tedesca fa parte del vissuto dei suoi abitanti e suscita l’impegno di tantissimi ragazzi e giovani”.

 

Il duomo della valle

Il Collegium Vocale di Crema nella classica formazione corale-orchestrale, con oltre 70 elementi, si è esibito sabato 15 giugno nella chiesa di St Peter in Val di Funes, dove il gruppo dolomitico delle Odle domina prepotentemente la dolcissima vallata. In una chiesa meravigliosa (definita il “Duomo della valle” per la sua ampiezza) e dall’acustica perfetta, il gruppo cremasco ha tenuto un concerto basato sulla Missa III di Hummel, maestro di Beethoven, opera poco conosciuta anche in questi luoghi e quindi particolarmente degna di interesse”.

 

Tradizione rispettata

Domenica 16 giugno è stata la volta della messa nel duomo di Bressanone: come nelle principali chiese austriache e tedesche, ogni settimana non possono mancare coro e orchestra, per Innocente “una tradizione che, fortunatamente, sopravvive rispetto alla desolante situazione liturgica italiana. Portare nel contesto liturgico un repertorio che è nato proprio per la celebrazione sacra assume un significato molto particolare anche per i coristi e gli strumentisti”. Un intervento che il Domkapellmeister del Duomo, Heinrich Walder, ha particolarmente apprezzato. Nei prossimi mesi il Collegium si concentrerà sul Messiah di Haendel che sarà eseguito in dicembre in 3 concerti.

 

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