18-05-2022 ore 09:27 | Cultura - Cremasco
di Claudia Cerioli

L'arte dei pupi siciliani per raccontare ai bambini l'anniversario della strage di Capaci

I bambini delle classi quarte e quinte delle primarie dell’istituto “Falcone e Borsellino” e i ragazzi della secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” di Crema martedì e mercoledì scorso hanno assistito allo spettacolo dell’opera dei pupi antimafia realizzato dalla marionettistica popolare siciliana di Palermo. La voce recitante del famoso maniante Angelo Sicilia, ha portato in scena, al cine teatro dell’oratorio di Offanengo, al teatro di Romanengo e in sala “Pietro da Cemmo”, la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino raccontata attraverso i pupi antimafia.

 

Il lavoro di Sicilia

La rappresentazione è tratta dell’impegno dei due eroi-antimafia fin dal periodo della giovinezza. L’incontro con la mafia, le istituzioni e la complessa vicenda del pool antimafia vengono raccontate con il linguaggio semplice e diretto del teatro dei pupi. Sicilia, nato a Palermo nel 1970 ove ha condotto, negli anni ’90, una ricerca sul campo più che decennale sul teatro di figura siciliano, ha appreso l’arte dei pupi della scuola palermitana lavorando in diverse compagnie storiche della scuola palermitana nella Sicilia Occidentale. Nel 2003 ha fondato la Marionettistica Popolare Siciliana con cui ha avviato un percorso di rinnovamento nell’ambito del repertorio del teatro. Ha creato il ciclo dei pupi antimafia che unisce l’impegno civile e un nuovo linguaggio dei pupi.

 

Un grande successo

Attraverso la storia dei due magistrati, Sicilia, racconta anche di Rocco Chinnici, di Nino Caponnetto e di tanti altri che hanno lavorato per il maxi processo. Un’occasione straordinaria per conoscere da vicino anche il lavoro dei pupari. Entusiasta il dirigente di “Crema due” Pietro Bacecchi che ha definito lo spettacolo “toccante” così come Romano Dasti, preside del “Falcone e Borsellino” che ha presenziato allo spettacolo a Offanengo. Il progetto è stato approvato dal consiglio d’istituto della scuola offanenghese in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio. Nella giornata di martedì 10 maggio Angelo Sicilia ha incontrato anche la sindaca di Crema Stefania Bonaldi e il liutaio Vittorio Formaggia

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