18-04-2023 ore 20:41 | Cultura - Teatro
di Annamaria Carioni

I bambini salvano la Terra da Lurdur, il re dei rifiuti. Al Sociale di Soresina il Teatrodaccapo

“Non si sa bene dove, non si sa bene quando” inizia lo scontro tra la Terra e Lordur, il re della spazzatura. Sul palco si muovono agilmente in bilico sopra due alti trampoli Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli: la Compagnia teatrale professionale “Teatrodaccapo” di Romano di Lombardia ha il loro volto, le loro voci e i mille personaggi che interpretano con irresistibile verve comica.

 

L'eterna lotta tra Madre Terra e il re della spazzatura
I due attori augurano a tutti buon divertimento e le luci si spengono. Entra la Terra, vestita di varie tinte di marrone, con una cesta in mano: un foulard azzurro evoca il cielo e il mare, una stoffa di raso bianco la neve, un tessuto verde i prati. Mentre inizia a raccontare di essere in pericolo, improvvisamente viene interrotta da una fitta pioggia di rifiuti: in questo modo fa il suo macabro ingresso Lordur. In sala i bimbi più piccoli piangono.

 

Che paura, Lordur, quant'è brutto!

Il re dei rifiuti incute davvero timore: nel buio del palco, acceso solo da una luce rossa infernale, avvolto in un denso fumo, con una corona di bottiglie di plastica e altri materiali di scarto sulla testa, lo spregevole Lordur balla sui trampoli, vestito con un lungo abito nero, costellato di spazzatura e ride compiaciuto delle sue azioni malvagie e del potere sempre più grande che sta conquistando grazie all'aiuto degli esseri umani incivili e irrispettosi nei confronti della natura.

 

Due buffi pasticcioni in soccorso della Terra
Per fortuna a risollevare gli animi degli spettatori arrivano i due esploratori Ago e Filo, che iniziano a coinvolgere il pubblico nella loro attività di ricerca. Il luogo in cui si trovano è pieno di reperti storici, ma i due personaggi, più che esperti, sembrano dei pasticcioni: uno stendino arrugginito viene catalogato come un antico strumento musicale, una piantana azzurra per ombrellone viene scambiata per una caramella gigante alla menta. I bambini ridono e correggono a voce alta gli strafalcioni dei due faciloni.

 

Il teatro interattivo
Coinvolgere i piccoli spettatori è un'idea vincente: i bambini partecipano con entusiasmo e in molte occasioni anticipano con le loro domande e i loro commenti genuini quanto sta per accadere. Proprio questo è uno dei punti di forza del duo “Teatrodaccapo”: lo spettacolo si costruisce anche grazie alla partecipazione attiva del pubblico, che diventa co-attore della storia. I due infaticabili esploratori, dopo aver trovato fra i tanti “reperti spazzatura”, sparsi sul palco, un misterioso indovinello, inciso dalla Terra sopra una tavoletta di legno, comprendono, con l'aiuto dei bambini in sala, che è necessario visitare il regno vegetale, il regno minerale ed il regno animale, alla ricerca di un modo per combattere e sconfiggere il terribile Lordur. 

 

Filisetta e il regno vegetale.
Nel loro viaggio incontrano Filisetta, un permaloso filo d'erba che ha perso il suo colore, sepolto sotto strati di rifiuti, e che non riesce più a ballare: i bambini vengono invitati a soffiare, così da far sentire di nuovo il vento alla creatura vegetale, che, riconoscente, dona in cambio il lembo più colorato del suo abito.

 

Sassone e il regno minerale
Il viaggio continua tra battute e battibecchi dei protagonisti sul palco e risate e simpatici commenti a voce alta dei piccoli spettatori in platea. Nelle profondità di una caverna Filo si imbatte in Sassone, un grosso macigno ricoperto di pietre preziose, che non brillano più, da quando Lordur le ha sporcate. La balbuzie di Sassone diventa un nuovo gioco interattivo molto coinvolgente per i piccoli, che sono chiamati a completarne le parole. Poi l'esploratore spolvera e ripulisce le gemme, che tornano a splendere in mille colori, cosicché anche questo amico, duro come la pietra, ma dal cuore tenero, dona tre sassi.

 

Martino e il regno animale
Dopo aver seguito la Stella Pollare ed essere finito per errore al Pollo Nord, Ago incontra in una foresta Martino, il coniglio ballerino: è rimasto solo, perchè Lordur ha messo in fuga tutti gli altri animali. Il roditore insegna all'esploratore alcuni passi di danza e, felice per aver potuto finalmente ballare con qualcuno, gli regala la sua piccola zappa.

 

Tritorina è la soluzione del problema
Dopo mille peripezie, questi doni servono per costruire Tritorina, la macchina mangia spazzatura, che divora anche la corona di re Lordur, infliggendogli una sonora sconfitta. Lo spettacolo si avvia verso la conclusione, ma non può mancare un'ultima riflessione esplicita sulla tutela dell'ambiente che ci circonda e sull'importanza della raccolta differenziata dei rifiuti. La Terra  è un bene prezioso da scoprire, amare e proteggere. 

 

Il teatro come esperienza educativa
Il pomeriggio a teatro, e in un teatro così suggestivo come il Sociale di Soresina, è un'esperienza educativa particolarmente significativa per bambini sempre più immersi in un mondo virtuale, che corre veloce, troppo veloce, esponendoli al rischio di vedere tarpate le ali della libera immaginazione, ma anche per i genitori, che riscoprono momenti di condivisione con i propri figli e di dialogo con la parte bambina di sé. E finito lo spettacolo, si gusta una squisita merenda, offerta dai panettieri della città.

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