18-04-2020 ore 20:47 | Cultura - Incontri
di Michele Mariani

Colmare le distanze con l’Arte: colori e luci di Crema nella pittura viva di Gil Macchi

La crisi provocata dal Covid-19 ha sensibilmente ridotto il nostro raggio d’azione. Seguendo lo spunto della Newsletter artistica della Pro Loco di Crema, abbiamo deciso di raccontare l’attualità attraverso una serie di ritratti, secondo prospettive inusuali. Per primi abbiamo incontrato gli artisti, osservatori discreti e sensibili. Chiusi nei loro studi e nelle loro case non si sottraggono a un’attenta riflessione: l’opera d’arte, musicale, poetica o pittorica, varca la soglia della clausura e colma per prima le distanze necessarie.

 

Colori e luci di Crema

L’energia e la passione irrefrenabile per i colori e le luci di Crema non abbandonano Gil Macchi neanche in un momento di crisi. Rigorosamente confinato nel suo studio, il pittore contempla e fissa sulla tela una città vuota, sopita ma ancora viva: una Piazza Duomo deserta realizzata come un grandangolo fotografico. “Lo spazio vuoto e la distanza – suggerisce - non devono scoraggiarci o farci rinunciare agli affetti, ma piuttosto caricarci a molla per farci scattare nuovamente quando tutto questo sarà finito. Per noi autori e artisti è il momento di interpretare un nuovo modo di vivere e cercare gli spazi per comunicare questa bellezza che abbiamo dentro di noi a un pubblico che ne ha estremamente bisogno”. Tutte le riprese sono state eseguite nel rispetto delle norme e distanze di sicurezza; l’operatore, sempre provvisto di dpi, ha usato un teleobiettivo al fine di non varcare mai la soglia dell’abitazione.

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