“Non riesco a dare un nome alle emozioni che ho provato. So solo che sono state intense e continuano ad esserlo anche in questo momento”. Astou Diagne ha da poco finito l’orale ed è finalmente matura. Dopo mesi, questa mattina con la mascherina indosso ed il desiderio di raccontarsi è tornata all’istituto Pacioli di Crema per concludere il suo percorso scolastico, nonostante il coronavirus. “Non dimenticherò mai questo momento, essere libera da questa situazione mi sembra un sogno”. Nata in Italia da genitori senegalesi, Astou è una pallavolista della Volley 2.0. È abituata in campo ad abbattere muri. Forse, anche per questo, nonostante la difficile situazione determinata dal Covid-19, non si è lasciata trascinare dalla paura. “Preparare l’esame di maturità in piena pandemia è stato complicato. La didattica a distanza non ha certamente aiutato. A casa ci sono molte distrazioni e molti meno stimoli a seguire le lezioni”. È mancato, soprattutto il rapporto con gli insegnanti. “È stato fornito molto materiale, ma mi è mancato il contatto diretto con i docenti. Ho lavorato molto in autonomia e spesso ero confusa”.
L’elaborato di indirizzo
Chiamati a sostenere un maxi – orale diviso in cinque fasi, i maturandi quest’anno presentano un elaborato d’indirizzo. “Ho trattato il fenomeno della glocalizzazione confrontandolo con quello della globalizzazione”. Neodiplomata in relazioni internazionali per il marketing ha raccontato delle strategie atte a “valorizzare le peculiarità dei prodotti e delle imprese locali”, in contrasto con quelle, proprie della globalizzazione, finalizzate ad “uniformare in ogni parte del mondo”. Nessuna prova scritta, tante parole e qualche rammarico. “Mi è spiaciuto non poter sostenere la seconda prova, per le materie pratiche è stata una vera mancanza”.
Notte prima degli esami e futuro
Non è mancata, invece, l’ansia della temutissima ‘notte prima degli esami’. “Ho dormito tre ore, grazie alla valeriana. Non riuscivo a gestire le emozioni”. Parla poco, Astou, ma sorride di continuo. “È stato tutto così veloce. Ora, però, è finita”. E non sente altro che la leggerezza della libertà. Anche all’epoca del Covid. “La mascherina? All’inizio ero tesa e mi dava fastidio, poi l’emozione me l’ha fatta dimenticare”. Distanziamento sociale e mascherina a parte, insomma, la maturità resta e resterà sempre un nuovo ed emozionante punto di partenza. Per un’estate da vivere ed un futuro da sognare. “Voglio iscrivermi all’università, proseguendo gli studi in ambito economico, e continuare a giocare a pallavolo”. Ha le idee chiare, Astou, e da oggi è matura, di nome e di fatto. Nonostante il Covid.