16-04-2021 ore 12:20 | Cultura - Teatro
di Gloria Giavaldi

Anffas e Fatf, il corso di recitazione celebra il bello di essere diversi e aiuta a conoscersi

Una storia teatrale dedicata ai pirati per condividere, sperimentare, creare e crescere insieme. É questo il risultato della collaborazione sorta tra Anffas Crema ed il Franco Agostino teatro festival. Sette ragazzi con disabilità, guidati dall'attore Damiano Grasselli, hanno sperimentato la bellezza di fare teatro. La proposta, rivolta all'area dell'età evolutiva di Anffas Crema, ha coinvolto alcuni adolescenti di Zoom, un progetto educativo per ragazzi con disabilità intellettive – relazionali volta a far emergere le loro abilità ed interessi in attività di gruppo adeguate all'età. “Il progetto Zoom – spiega il coordinatore di Anffas Fabrizio Carrera – lavora sul consolidamento delle autonomie e sui prerequisiti lavorativi, ma mira anche a consolidare la dimensione della socialità nel rapporto tra pari. Lo fa offrendo ai giovani la possibilità di coltivare le arti più diverse”. Dopo il disegno e la pittura, “il teatro era il nostro pezzo mancante. Grazie al Franco Agostino teatro festival siamo riusciti ad offrire anche questa bella opportunità”.

 

Una storia per tutti

La sede Anffas di via Pesadori ha fatto spazio ad attori, timorosi all'inizio, soddisfatti alla fine. “Per i ragazzi è stata l'occasione per conoscersi meglio e mettersi alla prova. Accantonata l'iniziale timidezza, tutti, anche i più introversi, si sono messi in gioco, dopo aver compreso che si trattava di un progetto cucito su misura. Fatto a misura delle loro abilità ed interessi”. Un'iniziativa capace di ospitare tutti: “ sono stati valorizzati tutti i tipi di comunicazione: anche quella non verbale. Così ciascuno ha potuto partecipare nel rispetto delle proprie peculiarità alla realizzazione di un prodotto finito”. Non una rappresentazione teatrale, ma un video che non nasconde la felicità, l'orgoglio, gli ostacoli ed il desiderio di superarli insieme con il sorriso: “è stata un'esperienza che ha favorito la partecipazione, consolidando l'autostima e la consapevolezza dei nostri ragazzi in un momento complicato”.

 

'Una boccata d'ossigeno'

“Il nostro intento – sembra fargli eco la presidente del Franco Agostino teatro festival Gloria Angelotti – è sempre quello di regalare esperienze ed emozioni ai ragazzi e ci è sembrato naturale anche quest’anno non lasciare soli i ragazzi, gli operatori, le famiglie attraverso un gesto semplice, piccolo, di quelli che ci contraddistinguono e che sappiamo fare”. Recitare insieme è stato un segno per tutti: “una boccata di ossigeno non solo per i più fragili”. Visto il difficile momento che sta vivendo la cultura, “anche per noi tornare a programmare qualcosa è stato un modo per vedere la luce”. L'entusiasmo degli attori ora è un'eredità da coltivare: “sono dispiaciuti che sia finito” sorride Carrera, “faremo in modo che non resti una bella esperienza isolata”.

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