Lo storico Pietro da Terno indicò la stirpe dei Benzo Benzoni quale fusse un patronimico del nome proprio di Benzone Greppi figlio di Giovanni. La schiatta de’ Benzonibus per vexata questio censo et istoria insieme alla casata de’ Benvenuti furono apicali sul castrum Cremae et il territorio.
La Signoria
I Benzonus furono però la sola famiglia cremasca ad ottenere la Signoria di Crema: la ricevettero legittimati dal suffragio del populo, correva l’anno 1403. Addirittura, per concessione imperiale, ebbero potestà di coniare moneta; ne conosciamo quattro esemplari d’oro e d’argento, naturalmente rarissime datate fra il 1405 e il 1414. Alemanio Fino nelle Seriane sostiene che ancora prima della fundatione del castrum Cremae i Benzonibus eronsi in loci et vicius de tucta l’Insula de’ Fulcherii et che avessero dimora presso la citade de Parasso de’ Piniani et indica financo una data: avanti la dextructione dil seculo X . L’atto più antico fino a oggi conosciuto però è del 1102 ed è riportato nella Storia della diocesi piacentina scritta dal cremonese Campi e nomina Benzone Benzoni potestà di Crema.
La cartula della rimascenza
Parrebbe essere stato il primo signore Cremensis. Un altro carteggio ci rimanda al 1174 allorquando Domenico Benzoni, console di Crema, sottoscrive la cartula della rinascenza. Era l’atto con cui Federico I il Barbarossa concesse ai cremaschi et derelato ai milanesi di ricostruire la nostra citade. Fonti: Alemanio Fino Le Seriane. Autori vair: Blasonario Cremasco. Don Angelo Aschedamini Vidolasco.