15-09-2021 ore 15:20 | Cultura - Musica
di Sara Valle

Le note di Magica Musica per le persone più anziane: 'ecco il nostro più caro abbraccio'

Volevano manifestare “affetto e vicinanza agli ospiti delle Rsa del territorio dopo un periodo così difficile”. Hanno fatto molto di più. Domenica, durante il concerto organizzato presso la residenza intitolata a Camillo Lucchi, presidio di via Zurla appartenente alla Fondazione benefattori cremaschi hanno raccontato una storia di forza. A ritmo di musica, unendo diverse fragilità. Sono i musicisti con disabilità dell'orchestra MagicaMusica, diretti dall'instancabile maestro Piero Lombardi. “Siamo qui – prima di tutto – per ricordarvi che vi vogliamo bene” ha esordito Lombardi. Davanti a lui tanti spettatori, tutti rigorosamente ospiti della struttura, pronti a canticchiare, danzare (dal posto), applaudire, sorridere. Vivere. Ché l'età della saggezza è piena di vita e del desiderio di continuare a stupirsi delle piccole cose. Di una foto scattata, di un ricordo che torna vivo, di una canzone condivisa. Dell'armonia ritrovata nello stare insieme dopo mesi di silenzio, di solitudine, di paura. “Sono stati mesi difficili – ha detto la presidente Bianca Baruelli – ma oggi siamo qui insieme a celebrare la venticinquesima edizione di una manifestazione, l'Età della saggezza, appunto, che ogni volta ci consente di rinsaldare il legame con la comunità cremasca. Di coinvolgerla e soprattutto di sentirci parte. Siamo felici ed orgogliosi di potervi accogliere per un momento musicale insieme”.

 

'Umanità e valori importanti'

Prima di dare spazio alla musica, anche l'assessore al bilancio del Comune di Crema, Cinzia Fontana ha voluto portare il suo saluto: “l’orchestra dona un messaggio di amore, d’affetto ed umanità che, mi auguro, continui a vivere. Grazie per i talenti che oggi mettete a disposizione degli ospiti della fondazione”. Bacchetta tra le mani, Piero Lombardi poi ha messo a tacere tutti. E ha fatto parlare solo lei: la musica. Poco dopo il parco Manenti si è riempito di applausi. “ Io conosco il cantante” dice un'ospite alla vicina. “Quanto sono bravi”, risponde un'altra. “Un vero talento” chiude una terza. “Con la vostra musica” riprende Baruelli dopo lo spettacolo interamente dedicato alla musica italiana “aiutate a focalizzare l'attenzione sui valori importanti della vita”. Tra questi, sicuramente, quelli del coraggio, della forza di non arrendersi e dell'inclusione. Fissa, però, resta anche l'immagine delle persone più anziane con le mani tese al cielo e la voce intonata sulle magiche note. Ché la musica e l'arte sono di tutti e per tutti.

 

'Noi vi vogliamo bene'

Secondo la responsabile gestionale della Rsa Gloria Regazzi: “la musica è un linguaggio non verbale capace di suscitare emozioni, stimolare la rievocazione del ricordo ed è anche un buon catalizzatore delle relazioni e del clima di gruppo. Aver potuto offrire agli ospiti un concerto così bello e con un ampio repertorio è stata sicuramente un'ottima occasione per incidere positivamente sul loro umore”. Non solo. Anche un modo per regalare quell'abbraccio (pur virtuale) a lungo mancato in questo periodo emergenziale. Un abbraccio che non vuole cessare. L'amore non può farlo. Il concerto si è chiuso sulle note di Sogna, ragazzo, sogna di Roberto Vecchioni. “In una versione più rock”. Un inno al coraggio di sognare. Di sperare. Ad ogni età. Sempre insieme. “Ché, ricordatelo, noi vi vogliamo bene”. Il progetto intende continuare in altre realtà simili: “l'amore e la musica non possono fermarsi”.

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