15-05-2015 ore 21:06 | Cultura - Musica
di Stefano Zaninelli

San Domenico. L’affetto di Crema per la seconda volta di Giusy Ferreri. Luci ed ombre per un concerto in crescendo

“Stasera spacchiamo da bestia”, annunciava un membro della band prima di salire sul palco. La sensazione è che la premessa sia stata rispettata a metà, che quello di ieri sera fosse un concerto di prova – come s’addice, d’altro canto, ad una data zero – in cui i musicisti tendono l’orecchio alle migliorie, trascurando grinta e coinvolgimento. Persino Giusy Ferreri, celebre vulcano d’energia, ieri sera è parsa più posata: capelli stirati su abito nero e gonna al ginocchio, sorretta da un vertiginoso tacco a spillo rosso, su scarpa rigorosamente nera.

 

Tra luci ed ombre

Dark ed oscuro era l’aspetto della band sul palco: dall’abito a mo’ di kimono del violinista Simone D’Eunasio al nero degli abiti, tema dominante nel look dei musicisti. Ombre in cui spesso la band si è ritrovata, per lasciare la gloria dei riflettori e dei giochi di luce alla cantautrice palermitana. Non è un caso che, sulle note di Inciso sulla pelle, il palco sia stato inondato di luce viola: ad eccezione di qualche successo arcinoto, l’atmosfera ricalcava i colori dell’introspezione.

 

Solo piccoli dettagli

Se questi “sono solo piccoli dettagli”, come canta Giusy Ferreri nell’omonimo brano del terzo album, recita bene anche il detto popolare sostenendo che son ciò che fa la differenza. L’emozione, forse la stanchezza di 4 giorni di prove ininterrotte, un’ondata di caldo che ieri sera ha investito tutta Crema, magari l’ansia di dover riconfermare il successo della prima volta a Crema; un peccato – perdonabile – l’amnesia del testo appena prima del ritornello, cantato a gran voce.

 

L’entusiasmo della platea

Eppure Crema ed il San Domenico non riescono a nascondere l’affetto per Giusy Ferreri. La fredda platea del teatro – notoriamente restia a pubbliche esibizioni di entusiasmo – ha più volte coperto il suono del concerto con un muro di applausi: battimani sinceri quando la cantante intona il secondo pezzo, Nessuno come te mi sa svegliare; incitazioni e braccia al cielo a tempo di musica per Brave ragazze; decine di luci dagli schermi degli smartphone, per catturare l’esecuzione di Non ti scordar di me. Applausometro al massimo in chiusura – prima dei bis – quando Giusy dà tutta se stessa con la cover de Il cielo è sempre più blu, dopo un’ora e mezza di concerto: una conferma, anche se tardiva. 

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