15-04-2020 ore 20:58 | Cultura - Incontri
di Michele Mariani

Colmare le distanze con l’Arte: alla fine dell’Arcobaleno con Angelo Noce

La crisi provocata dal Covid-19 ha sensibilmente ridotto il nostro raggio d’azione. Seguendo lo spunto della Newsletter artistica della Pro Loco di Crema, abbiamo deciso di raccontare l’attualità attraverso una serie di ritratti, secondo prospettive inusuali. Per primi abbiamo incontrato gli artisti, osservatori discreti e sensibili. Chiusi nei loro studi e nelle loro case non si sottraggono a un’attenta riflessione: l’opera d’arte, musicale, poetica o pittorica, varca la soglia della clausura e colma per prima le distanze necessarie. Dopo Mario Piacentini abbiamo incontrato Angelo Noce.

 

Riconciliarsi col silenzio

“Il silenzio non è un rumore che non c’è”. Artista prolifico e poliedrico, Angelo Noce coglie nella sfera intima della “soglia” di casa la necessità di riconciliarsi col silenzio. Una dimensione interiore, spesso sovrastata dai nostri usuali, velocissimi e incessanti ritmi di vita, che una volta riemersa non deve farci paura. I tempi e le priorità di ciascuno sono irrimediabilmente mutati: citando Pasolini, il consiglio è quello di valorizzare e perseguire un “progresso” che non sia per forza uno “sviluppo” infinito e incontrollato. Tutti dovremo fare la nostra parte. Tutte le riprese sono state eseguite nel rispetto delle norme e distanze di sicurezza; l’operatore, sempre provvisto sempre di Dpi, ha usato un teleobiettivo al fine di non varcare mai la soglia dell’abitazione.

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