14-11-2022 ore 15:53 | Cultura - Teatro
di Gloria Giavaldi

Franco Agostino di nuovo in scena per stupire piccoli spettatori e 'fa scorre nuove emozioni'

Nell'oscurità della notte Hope ha aperto uno squarcio di speranza. Dopo l'esordio stellare della venticinquesima edizione il Franco Agostino teatro festival è pronto a stupire ancora soprattutto i più piccoli. Il 14, 21 e il 22 novembre sarà la volta di Marino, il video in stop motion di produzione del Fatf: sarà proiettato presso la scuola materna Pia casa della provvidenza, la scuola materna comunale Iside Franceschini e la scuola materna Fondazione Manziana. Il 6 e 7 dicembre, in doppia replica per l’abbondanza di richieste, Teatroallosso porterà in scena lo spettacolo Una luce per il mattino presso la sala Pietro Da Cemmo nel centro culturale Sant’Agostino di Crema.

 

Tutto scorre

Frutto di un laboratorio di stop motion condotto da Sara Passserini e Valentina Zanzi all’interno della scuola primaria di Credera, Marino ha vinto con la sua poesia e la sua semplicità, il premio Cortisonici nel 2015. Una luce per il mattino è invece lo spettacolo con Nicola Cazzalini e Sara Passerini dedicato al tema dell’attesa, alla riscoperta della tradizionale festa di Santa Lucia.

Previsto solo per la mattina del 7 dicembre, lo show è stato raddoppiato anche per la mattinata del giorno precedente, viste le numerose prenotazioni da parte delle scuole della città. L'obiettivo di questa edizione, o meglio il tema, è tutto scorre. Come spiega la presidente Gloria Angelotti: “ Il titolo vuole rappresentare come tutto torni a fluire leggero. Tutto è energia che si trasmette, che passa attraverso le esperienze, che scorre e che cambia, un’energia che ha attraversato ormai una generazione e che non accenna a fermarsi. Vogliamo lasciar scorrere il periodo negativo che abbiamo vissuto, ma vogliamo anche far scorrere le passioni e le sensazioni di tutti i bambini e i ragazzi che hanno vissuto le edizioni passate e fare in modo che tutta questa vitalità raggiunga i bambini e i ragazzi di oggi, declinata e dedicata anche all’ambiente che ci circonda, alla cura di quello che abbiamo e di quanto lasciamo alle generazioni future”.

 

L'opera

Seguendo questa idea l’artista Vittoria Parrinello ha deciso di creare un’opera di vetro e carta che rappresenta lo spirito di questa edizione: una piccola barca cullata su un mare di vetro, spinta dalle onde, dove l'acqua diventa metafora di cambiamento continuo, rinascita, evoluzione. “La scelta del materiale – ha spiegato - è legata alla sua composizione molecolare. Il vetro strutturalmente è un liquido che si solidifica senza cristallizzarsi, senza mai diventare un vero corpo solido. Una materia mutevole, in continua trasformazione, trasparente, evocativa come la superficie dell'oceano”. Dal Fatf sono giunti ringraziamenti all'artista che “ha messo cuore e sensibilità in un’opera che accompagnerà l’intera edizione del Fatf e che rappresenterà la leggerezza con cui il festival svolge le proprie attività, con l’obiettivo di lasciare una scia di schiuma leggera, apparentemente inconsistente, ma visibile”.

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