14-11-2021 ore 20:04 | Cultura - Teatro
di Gloria Giavaldi

Crema riempie il teatro, la prima al san Domenico è da tutto esaurito: 'bentornati'

Le prime persone si sono presentate un'ora prima dell'inizio dello spettacolo. “Dobbiamo aspettare che aprano la biglietteria”. Erano impazienti. O ben riflettevano il sentimento di una città pronta a vivere una nuova stagione teatrale con la gioia nel cuore. Nonostante la pioggia. I primi accordi della banda Giuseppe Verdi di Ombriano, diretta da Eva Patrini, si avvertono prima delle cinque. Sotto il mercato austroungarico le persone si radunano piano piano, prima di entrare al teatro San Domenico. Allo stesso modo, anche il foyer si popola. C'è il tavolo dei cadeau per le signore e alcuni fiori, insieme al desiderio scalpitante di tornare in sala per uno spettacolo da tutto esaurito: Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame con Chiara Francini, Alessandro Federico e la regia di Alessandro Tedeschi.

 

Ripartire con gioia

“Si apre oggi la stagione delle aspettative – ci ha detto il direttore artistico Franco Ungaro Incroci vuole riportare le persone a teatro, anche se non alle stesse condizioni di un tempo. Sono convinto che la pandemia abbia lasciato segni, ma questo sold out ci dice che la città di Crema vuole ripartire”. Ripartirà con leggerezza, “ abbiamo scelto così per riavvicinare le persone. Il testo proposto racconta gli anni dopo il '68 con il desiderio di mettere in discussione i valori della coppia ed affermando la libertà sessuale”. Denuncia e fa satira, fa riflettere e fa sorridere. “Sarà una festa. Anche con la pioggia”. Del resto , sembra fargli eco il presidente pro tempore della fondazione Giuseppe Strada “come si dice sposa bagnata, sposa fortunata: varrà anche per il teatro, il tempo non rovinerà proprio nulla. Sarà bello rivedere il teatro finalmente pieno” ha detto prima di entrare in sala. “Sarà una gioia e la banda che suona così lo conferma. Il testo? Beh, un inizio di alto livello per una città che vuole tornare a sorridere. A vivere. Meglio, a convivere. “Lo confermano anche i tanti nuovi abbonamenti sottoscritti, al di là di ogni aspettativa”.

 

Essere donna

La sala piano piano si riempie. C'è chi posa i cappotti nel guardaroba, chi si ritrova negli occhi degli amici e scambia qualche chiacchiera. Nei camerini ci attende Chiara Francini, prima dell'inizio. Due battute ricche d'entusiasmo prima di vestire i panni di Antonia, una donna tradita, provata, per certi versi paralizzata di fronte al marito, traditore seriale. Poi, improvvisamente, coraggiosa, protagonista della sua stessa vita. Artefice del cambiamento che sempre fa paura, ma che a volte è necessario. Per non fermarsi. Per non sopravvivere. E continuare a vivere. “In Antonia si ritrovano tutte le caratteristiche di una donna che vive in coppia: è un personaggio in cui credo tutte le donne possano riconoscersi”. É una donna che non si nasconde. Non ha filtri. Si racconta con autenticità, senza remore. Come chi tocca il fondo e a fondo trova la spinta giusta per ripartire. “Il testo è una favola sempiterna, racconta l'eterno martirio dello stare in coppia , mettendo a nudo la psicologia maschile e femminile e soprattutto esaltando la capacità della donna, oltre le difficoltà, di ascoltarsi, comprendersi e cambiare”.

 

Bentornati a teatro

Coppia aperta, quasi spalancata ha fatto sold out nei teatri di tutta Italia: “di solito il pubblico fa un tifo da stadio. Le aspettative sono alte: anche stasera andrà bene”. L'entusiasmo è alle stelle, soprattutto dopo il periodo che abbiamo affrontato: “credo che ci sia un grande bisogno di stare insieme ed una grande voglia di tornare a teatro, che è incontro fisico, un'opportunità che dona maggiore linearità alla nostra vita”. Pochi attimi dopo in sala, dopo i saluti introduttivi del presidente, le luci si spengono. Il silenzio cala per pochi attimi. Poi la Coppia aperta si racconta, con tutti i suoi limiti, le sue verità a colpi di risate e di pensieri. In sala le persone sorridono: il san Domenico c'è. “Bentornati a teatro”.

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