14-06-2023 ore 19:41 | Cultura - Manifestazioni
di Sofia Patrini

Fabio Canessa a Crema del pensiero 2023: Nietzsche tra cinema, rivoluzione e Oltredonna

A chiudere la rassegna Crema del pensiero 2023 è stato Fabio Canessa, insegnante, critico letterario e cinematografico. Canessa ha parlato di Friedrich Nietzsche proiettando ed analizzando delle scene del film Al di là del bene e del male di Liliana Cavani. Il film, omonimo del libro di Nietzsche, tratta la sua visione della moralità. Un cast internazionale per un film italiano, distribuito in un anno politicamente caldo (il 1977) in cui Nietzsche veniva considerato ancora come un “filosofo di destra”, diretto da una donna estremamente colta (ora vicina di casa di Canessa a Trastevere), di sinistra, nonché reduce da un altro film scandaloso: Il portiere di notte, che narra la storia sadomaso tra una ragazza ebrea e un soldato nazista.

 

Nello spirito della rivoluzione

Cavani sdogana per prima la figura di Nietzsche, interpretandolo come un rivoluzionario, come la stessa regista era stata negli anni delle rivolte studentesche. Nietzsche è simile ad un sessantottino, disinibito nel racconto al limite del reale del suo rapporto a tre con il filosofo Paul Rée e l’intellettuale Lou Von Salomé (relazione simbolo, anche, di un’utopia intellettuale). Gli attori sono gli stessi che secondo Liliana Cavani impersonano i Nietzsche, Rée e Salomé degli anni ‘70. L’immagine di un Nietzsche casto, secondo alcune leggende addirittura morto vergine, collassa. Lo ritroviamo nella pellicola sifilitico, dipendente dall’oppio e immerso in diverse scene dalla grande carica erotica. Lo stesso pensatore non fa differenza tra eterosessualità, omosessualità, monogamia e poligamia. Cavani in prima linea ha amato celebrare gli intellettuali di rottura nella storia, come Galileo Galilei e San Francesco, quei pensatori che hanno modificato il modo di concepire la libertà di pensiero. Per Nietzsche stesso, la lotta non consiste nel raggiungimento di diritti civili, ma nella bellezza che si trova nella trasgressione del non venire accettati dalla morale comune borghese. La libertà sessantottina di Nietzsche si mostra nella volontà di ridiscutere tutto e nel non voler creare una nuova morale normativa. Per il filosofo, il male sta nel cinismo borghese, che non crea legami veri con il prossimo. Il bene, invece, sta nella naturalezza che suscita in noi la pietas latina, ossia il compartecipare con le emozioni del prossimo.

 

La follia

Nietzsche è un pensatore asistematico, che si auto-decontestualizza. È la pretesa di razionalizzarlo che lo rende difficile da comprendere. In Nietzsche non esiste qualcosa di giusto o sbagliato. Il tono febbrile e di curiosità che caratterizza la sua fame intellettuale lo rende eroe e vittima incompresa del suo tempo. Secondo alcuni, la follia del filosofo deriverebbe dal suo essere anticipatore dei tempi, e la pazzia scaturita dall’abitudine borghese di razionalizzare qualsiasi cosa. Nella scena che mostra Gesù e il Diavolo danzare in modo blasfemo, vediamo la forte repulsione-attrazione verso il cristianesimo del filosofo, che negli anni della follia finirà per firmarsi come Il crocifisso, subendo una vera e propria sovrapposizione con la figura di Cristo, spaventato lui stesso dalle sue proiezioni mentali.

 

Il ménage à trois

Il ménage à trois diventa l’amore naturale, e quindi morale. I tre inventano un nuovo modo di stare insieme che in maniera blasfema definiscono La trinità. Una relazione intellettuale in anticipo con i tempi, dove in modo rivoluzionario una donna è al comando, e lo è in nome dell’emotività. L’arma della Cavani nei suoi film è il sesso, in quanto rappresenta la leva più rivoluzionaria nella società borghese dove tutto è costretto.

 

L’Oltredonna

I principali personaggi femminili, in relazione di antitesi, sono la sorella di Nietzsche, Elizabeth (interpretata da una giovanissima Virna Lisi), grande nemica di Lou Von Salomé (interpretata da Dominique Sanda, descritta dalla regista come la donna più libera e rivoluzionaria, in ogni suo significato, che abbia mai conosciuto). Elizabeth, inibita, convinta nazista, gelosissima (e segretamente innamorata del fratello, secondo Cavani), non si capisce come possa essere così orgogliosa di Nietzsche essendo il contrario di ciò che lei predica, e che finirà a pettinare borghesemente in chiave nazista. Salomé è la vera Übermensch o Oltredonna nietzschiana, libera dalle catene di falsi valori etici e sociali: non cadrà, infatti, nella follia come è successo a Nietzsche appena prima dell’inizio del “loro secolo”. Crema del pensiero 2023 si è concluso con l’annuncio del protagonista della prossima rassegna: Cesare Pavese.