13-05-2023 ore 20:37 | Cultura - Manifestazioni
di Andrea Galvani

Nuovi linguaggi, informazione e media: a Crema è scoccata l’Ora della rivoluzione digitale

Nel fine settimana si è svolta la prima edizione di Ora. Cerchiamo di approfondire con alcune delle persone che hanno collaborato alla realizzazione del progetto. “È stata una edizione zero sfidante”, esordisce l’assessore alla cultura, turismo, politiche giovanili comune di Crema, Giorgio Cardile: “Ora è una nuova proposta di Cultura Crema e Winifred, dedicata ai nuovi linguaggi, ai media e all’informazione. Quest’anno ci siamo concentrati sull’informazione, sul racconto della realtà, con un viaggio dalla televisione fino ai podcast in compagnia di ospiti che collaborano con Chora Media, Piazzapulita e RadioPopolare. I podcast, i social, le piattaforme di streaming e gaming, l’arte digitale dagli Nft fino alle mostre immersive, entrando nel nostro quotidiano, stanno modificando il nostro modo di informarci, di approfondire, di approcciarci all'arte e al tempo libero. Ora non solo vuole esplorare questi mondi ma vuole anche metterli in comunicazione con Winifred, centro di innovazione culturale Crema. Winifred, anima digitale del centro culturale sant’Agostino, e Ora sono i due pilastri sui quali stiamo sviluppando la nuova identità del nostro museo. La scelta nasce non solo per renderci sempre più riconoscibili al di fuori del cremasco ma anche per offrire spunti di riflessione alle giovani generazioni sulle nuove prospettive professionali che si stanno aprendo grazie a queste novità”.

 

 

Qual è lo stato di salute della comunicazione?

“La situazione è grave ma non seria, potremmo dire. Scherzi a parte – spiega Elena Crotti, coordinatrice Orientagiovani con Koala Cooperativa Sociale, partner di Winifred che hanno coordinato eventi e ospiti - ci troviamo in un momento molto particolare in cui la tecnologia ha imposto una riflessione su molteplici piani al mondo della comunicazione e delle professioni creative. Al centro del dibattito fino a qualche tempo fa il tema era l’utilizzo dei dati disponibili dalle piattaforme social e il loro utilizzo a fini comunicativi e creativi, ora il dibattito si è spostato su un tema più esiziale per il mondo della comunicazione e delle professioni creative, l’avvento dell’intelligenza artificiale decreterà la fine della creatività? Nessuno ovviamente ha una risposta ma sarà interessante vedere sviluppi ed esiti”.

 

Come si sta trasformando il linguaggio istituzionale e della cultura?

“Quando si parla di transizione digitale si pensa che sia un tema di infrastrutture (la rete, i supporti), ma governare questo processo significa saper utilizzare gli strumenti disponibili e dunque avere le competenze adeguate all’interno. Ormai istituzioni pubbliche e istituzioni culturali stanno pian piano raffinando e utilizzando tutti gli strumenti disponibili per carpire l'attenzione e arrivare in maniera diretta ai cittadini al fine di trasmettere la propria mission ed i propri contenuti. Una sfida complessa e affascinante. Provate a dare uno sguardo al profilo Instagram degli Uffizi, al di là della “ospitata” della Ferragni, si può comprendere la “rivoluzione copernicana” in atto anche in luoghi super istituzionali della cultura italiana”.

 

Quali sono i ‘nuovi media’ utilizzati come strumenti di comunicazione e divulgazione?

“Ora ha cercato proprio di fare una azione informativa e in parte quasi pedagogica in questo senso, di accompagnamento ai “nuovi media". La comunicazione è molto frammentata perché frammentati e differenti sono i canali di comunicazione e divulgazione, che si differenziano in maniera netta a seconda delle fasce d’età. Per un ragazzo o ragazza di 20 anni è normale informarsi tramite Instagram o attraverso un podcast o un video di Tik Tok. Il processo di reperimento delle notizie avviene su canali tradizionali, l’approfondimento viene rimandato a questi canali, un capovolgimento pazzesco”.

 

 

La domenica mattina si è aperta con una colazione con gli artisti. Di cosa si tratta? Cosa hanno svelato gli artisti coinvolti? Parlateci delle ‘opere rubate’

“Abbiamo presentato in anteprima al pubblico Enterprise Vol II Winifred edition, un nuovo progetto prodotto da Winifred, e ideato e realizzato da Pantacon, nostro partner, in collaborazione con le cooperative Teatro Magro, Zero Beat e Charta”. Silvia Scaravaggi (coordinatore Winifred e funzionario ufficio cultura) e Giada Vailati (team comunicazione Winifred) spiegano che si tratta di una “serie video in cinque episodi con altrettanti artisti protagonisti - Andrea Bocca, Mariacristina Cavagnoli, Irene Fioretti, Simone Mizzotti, Stefano Ogliari Badessi - per scoprire il loro lavoro, entrare nei loro studi, nei laboratori, nelle case, conoscerli anche attraverso punti di vista insoliti e domande imprevedibili. Abbiamo voluto mostrare la prima puntata della serie, dedicata ad Andrea Bocca, con uno scambio di opinioni tra artisti, pubblico e staff, davanti a una colazione, raccontando le aspettative, le difficoltà e qualche curiosità sui giorni di riprese, durante le quali sono state “sottratte” delle opere agli artisti, esposte poi in sala Pietro Da Cemmo per l’occasione”.

 

 

Online si trovano dei contenuti della due giorni? Dove?

“La presentazione e il programma di Ora – aggiungono Alessia Bressani (ufficio comunicazione comune di Crema) e Maura Tomei (social media manager Cultura Crema/Winifred) - sono stati pubblicati sul sito di Cultura Crema e condivisi sui canali social Facebook e Instagram. Sui canali di Winifred (Instagram) e (Facebook) sono presenti tutti i contenuti prodotti per presentare e lanciare il progetto, oltre alla copertura completa della due giorni. Il primo video del progetto Enterprise Vol.II Winifred Edition, dedicato a Andrea Bocca, è disponibile sul canale YouTube di Pantacon e di Winifred. Gli altri video della serie saranno pubblicati sempre sul canale Youtube di Pantacon, e a seguire sul canale YouTube di Winifred, secondo questo calendario: Maria Cristina Cavagnoli giovedì 18 maggio ore 21:15; Simone Mizzotti giovedì 25 maggio ore 21:15; Irene Fioretti giovedì 1 giugno ore 21:15; Stefano Ogliari Badessi giovedì 8 giugno ore 21:15. 

 

Quali saranno i prossimi passi del festival?

La risposta è dell’assessore Cardile: “preparare l’edizione per il 2024, che sarà la prima edizione dopo il test, per continuare ad esplorare nuovi linguaggi, media e informazione, da diverse prospettive, che contemplino digitale, arte, nuove professioni creative, in collegamento con realtà locali, nazionali e internazionali che ci pongano in dialogo con la contemporaneità”. Ad maiora.