12-04-2021 ore 18:27 | Cultura - Arte
di Ramona Tagliani

Provincia di Cremona, l’andamento della pandemia analizzato attraverso la cultura

“Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per il mondo della cultura, segnato dalla chiusura di musei, cinema e teatri come misura preventiva per contrastare la pandemia”. Come spiega il vice presidente della Provincia di Cremona, Giovanni Gagliardi, “l’Ufficio statistica ha raccolto dai musei, dalle aree archeologiche e dai castelli provinciali i dati relativi al flusso mensile dei visitatori, per quantificare anche a livello locale le perdite subite in questo settore, almeno in riferimento al numero di ingressi”.

 

Aprile il mese più nero

“Dai circa 16.000 e quasi 22.000 ingressi di settembre e ottobre 2019 si è passati ai 6.800 e e 6.700 per i medesimi mesi nel 2020”. I musei, le aree archeologiche ed i castelli del territorio provinciale che hanno collaborato a questa rilevazione sono stati 23. Gli ingressi totali sono stati 51.859, circa un quarto di quelli registrati l’anno prima, con un calo rispetto al 2019 di 166.334 visitatori, il 76,23%.

I dati di gennaio (13.075) sono in linea con l’anno prima, mentre a febbraio i numeri iniziano a diminuire (ricordiamo che il primo caso di Covid 19 è stato diagnosticato il 21 febbraio), fino a crollare nei mesi successivi, con poco più di un centinaio di ingressi nei mesi di marzo e maggio e zero ingressi ad aprile, a causa del lockdown. A giugno, con la riapertura dei musei, i dati tornano nuovamente a crescere fino ad ottobre, raggiungendo quasi 7.000 ingressi, per poi calare ancora a novembre e dicembre per le nuove restrizioni legate alla crescente diffusione del virus (Vedi grafico).

 

 

Soncino e Crema

Analizzando il numero di visitatori per Comune, al primo posto troviamo Cremona, che con i suoi cinque musei totalizza 30.480 ingressi, il 59% del totale provinciale, anche se rispetto all’anno prima registra una diminuzione del 78% (-107.815). Al secondo posto troviamo Soncino con 11.672 ingressi, il 23% del totale provinciale ed una diminuzione del 67% rispetto all’anno prima (- 24.220 ingressi). A Crema gli ingressi sono 4.715, il 9% del totale provinciale, con una diminuzione, rispetto all’anno prima, del 69% (- 10.483 ingressi). Nel 2020 il Museo del violino è risultato il più visitato con 12.340 ingressi, anche se rispetto all’anno prima gli ingressi sono diminuiti dell’83% (-760.358 ingressi). Seguono i Musei della Rocca e della Stampa di Soncino, con 10.107 ingressi ed un calo del 68% rispetto all’anno prima e il Museo civico di storia naturale di Cremona, con 9.721 ingressi ed un calo del 67% rispetto all’anno prima.

 

Studenti e stranieri

Per l’anno 2020 i dati relativi agli ingressi degli studenti sono poco significativi perché per quasi tutto l’anno, ad esclusione di gennaio e febbraio, non si sono potuti effettuare viaggi di istruzione. Comunque, dai dati in nostro possesso risulta che nell’anno 2020, gli studenti che hanno visitato i musei provinciali sono stati circa 6.100, di cui 5.552 (il 91%) nei mesi di gennaio e febbraio. Considerando che nel 2019 gli ingressi degli studenti sono stati 63.271 si può stimare che nel 2020 la perdita di ingressi è stata pari al 90% (- 57.171 ingressi). Anche per quanto riguarda gli ingressi ai musei dei turisti stranieri, il 2020 è stato un anno disastroso. Gli stranieri che hanno vistato i musei provinciali sono stati circa 2.600 contro i 26.500 dell’anno prima, con una perdita di circa 23.900 ingressi (- 90%). I musei più visitati dai turisti stranieri sono stati quelli della città di Cremona. In particolare il 92% dei turisti stranieri (2.400) ha visitato il Museo del Violino.

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