12-02-2023 ore 14:15 | Cultura - Incontri
di Paolo Emilio Solzi

Il corpo non mente mai, una serata a Palazzo Terni sulla Programmazione neuro linguistica

Avete mai provato a indovinare, in base al linguaggio del corpo, cosa sta realmente pensando chi dialoga con voi? Il pubblico presente all’incontro con Mariangela Veneziani sulla comunicazione non verbale, organizzato dalla Libreria Cremasca nei giorni scorsi a Palazzo Terni, ha ricevuto utili suggerimenti in proposito.

 

PNL, istruzioni per l’uso

Nella prima parte della serata la relatrice, esperta di PNL (programmazione neuro linguistica), ha spiegato che solo il 7% dell’attenzione dell’interlocutore è rivolta a ciò che stiamo dicendo, ovvero al contenuto, alle informazioni che trasmettiamo. Quando parliamo sono gli aspetti “paraverbali” (38%), come il volume o il tono della voce, e “non verbali” (55%), ossia il linguaggio del corpo, a colpire maggiormente gli altri, anche se spesso in maniera inconscia. Questo significa che più di metà della comunicazione umana è non verbale: occhi, mani, piedi, muscoli facciali possono rivelare emozioni in contraddizione con quello che diciamo e svelare i nostri pensieri. Nella preistoria, molto prima che nascessero le lingue, si comunicava con i gesti. Qualcosa è rimasto all’uomo moderno ed ecco perché il corpo non mente mai: saper cogliere e interpretare i suoi segnali subliminali è uno dei modi più sottili per capire lo stato d’animo di chi abbiamo davanti. Guardare altrove o toccarsi il naso può esprimere un rifiuto. Sospirare, ridacchiare o tossicchiare indicano uno scarico di tensione. Avvicinarsi, mordersi il labbro o più banalmente annuire sono segni di gradimento.

 

Un libro per orientarsi nelle relazioni

Nella seconda parte della serata, Mariangela Veneziani ha parlato del libro di Allan e Barbara Pease Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi? (Rizzoli, 2008). Si tratta di un divertente manuale per migliorare ogni ambito della vita sociale: lavoro, tempo libero, amore e amicizia. Gli autori si basano sulle scoperte della biologia evoluzionistica e della psicologia, svelando numerosi trucchi per imparare a capire il linguaggio del corpo. Tenere la testa dritta come Margaret Thatcher denota autorevolezza; inclinarla come Marilyn Monroe è un gesto di seduzione che indica dolcezza. Non battere mai le palpebre come Hannibal o ruotare prima gli occhi e poi la testa come Terminator intimidisce. Puntare il dito come lo Zio Sam nel celebre manifesto che invitava i giovani americani ad arruolarsi durante la Prima Guerra Mondiale esprime un comando. Tenere i palmi aperti verso l’alto è rassicurante, come quando si alzano le mani in segno di resa. Anche la stretta di mano, già presente nelle tribù primitive, dimostrava l’assenza di armi. Dai diversi tipi di sorriso (scollegato dagli occhi, a denti stretti, con lo sguardo di traverso) si capiscono tante cose. Possiamo sbizzarrirci a dedurre le intenzioni delle persone anche osservando i piedi, le gambe o la disposizione degli individui intorno a un tavolo. In conclusione, la comunicazione non verbale aiuta ad intuire lo stato d’animo degli altri, il loro interesse per quello che stiamo dicendo ed eventualmente a correggere il tiro.