11-11-2022 ore 17:27 | Cultura - Teatro
di Alessia Silvani

Sipario Aperto, sabato doppio appuntamento a teatro: le tele di Caravaggio prendono vita

Secondo appuntamento con la rassegna Sipario aperto a cura dell'associazione Rosso di scena al teatro di Capergnanica. Dopo Liberi flussi, sabato 12 novembre in scena La Conversione di un Cavallo, Tableaux Vivants da Caravaggio. Uno spettacolo unico nel suo genere e di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si comporranno 23 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate; i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius. Ludovica Rambelli ha firmato la regia, aiuto regia è Dora De Maio; in scena ci sono Andrea Fersula, Serena Ferone, Ivano Ilardi, Laura Lisanti, Chiara Kija, Antonella Mauro, Paolo Salvatore e Claudio Pisani.

 

Doppio appuntamento

A Capergnanica l'appuntamento sarà doppio: uno dedicato alle classi seconde e terze dell'istituto comprensivo Crema Due la mattina alle 10, l'altro alla sera alle ore 21 aperto a tutta la cittadinanza. Ingresso al costo di 5 euro, parte del ricavato sarà destinato ad Aism (Associazione italiana Sclerosi multipla, sezione di Crema e del Cremasco). Consigliata la prenotazione al 3534355884 (Whatsapp e sms). Come spiega il sindaco Alex Severgnini, si tratta di “un'occasione unica per i nostri studenti di fare una lezione sul Caravaggio fuori dalle mura scolastiche e di promozione culturale e artistica per tutti coloro che decideranno di partecipare allo spettacolo. Un ringraziamento a Fausto Lazzari e ai componenti dell'associazione Rosso di Scena, che curano l'organizzazione della rassegna e hanno aver reso possibile la realizzazione dello spettacolo con l’assistenza tecnica e teatrale alla compagnia campana. Un ringraziamento anche alla parrocchia di San Martino Vescovo per l'opportunità di ospitare la rassegna presso il proprio teatro”.

 

Lo spettacolo

Questo raccontava Ludovica Rambelli a proposito del bizzarro titolo della messa in scena: “Ebbene, ora abbiamo anche la conversione di un cavallo”, esclamò l’alto prelato alla consegna della grande tela ora in Santa Maria del Popolo a Roma. La prima versione de La Conversione di Paolo era stata rifiutata a causa, pare, di un Cristo giovanotto, che si precipita dal cielo a braccia tese in soccorso di un Paolo pesantemente rovinato a terra e che, a stento, è trattenuto da un angelo evidentemente meno impulsivo. L’aneddoto, gustoso quanto quasi sicuramente apocrifo, come molti altri sulla vita dei Merisi, dà il titolo alla messa in scena di 23 tableaux vivants dell’opera di Caravaggio di cui firmo la regia”. Questo lavoro nasce nel 2006, grazie a un progetto didattico della facoltà campana di architettura Luigi Vanvitelli di Aversa: dopo il primo esito fu chiara la sua forza scenica, e da allora ha visto molte e diverse forme. Invitata dall’Accademia di belle arti di Napoli a condurre un laboratorio per gli studenti dei diversi corsi sul tema dei tableaux vivants, Ludovica Rambelli mise di nuovo in scena Caravaggio. Lo spettacolo, proposto nell’ambito de l’Accademia Svelata è in residenza permanente presso il Museo diocesano, chiesa di Donnaregina Nuova a Napoli; lo stesso ospita il laboratorio permanente di teatro corporeo.

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