11-06-2025 ore 20:44 | Cultura - Manifestazioni
di Eliana Lanfranchi

Crema, Festival Inchiostro. Dal 20 al 22 giugno: 44 autori e 31 incontri al centro Sant'Agostino

Il festival letterario Inchiostro, giunto quest’anno alla sua settima edizione, si conferma uno degli appuntamenti più amati dagli appassionati di libri e di lettura e la sua formula immersiva lo rende una vacanza per prendersi del tempo per sé e tuffarsi nel mondo della narrativa. I chiostri del centro culturale Sant’Agostino di Crema, da venerdì 20 domenica 22 giugno, diventeranno spazio di pensiero, di sogni, di confronti, luogo in cui osservare il presente attraverso la lente della letteratura. A condurre il pubblico in questo viaggio non stop saranno 44 scrittori e 20 case editrici indipendenti che nel corso di 31 eventi abiteranno tutti gli spazi del complesso. Ideato e diretto dallo scrittore Lorenzo Sartori, voluto e sostenuto dall’assessorato alla cultura del comune, da quest’anno Inchiostro ha iniziato a costruire un dialogo con Enercom, azienda leader nel settore della vendita di luce, gas e servizi di efficientamento per privati e aziende. 

 

Genovesi, Pulixi e Faggiani a Inchiostro

A dare il via all’edizione 2025, venerdì 20 giugno alle ore 21.15 nel secondo chiostro sarà Fabio Genovesi con il suo ultimo romanzo “Mie magnifiche maestre”, in cui intreccia le storie e gli insegnamenti di alcune maestre davvero speciali: sua madre, sua nonna, le sue zie e le loro amiche, donne che hanno fatto di lui l’uomo che è oggi. Sullo stesso palco, sabato 21 alle ore 21.15, Inchiostro ospiterà un’altra firma prestigiosa del giallo, del thriller e del noir, Piergiorgio Pulixiche presenterà le ultime sue due fatiche letterarie: “Se i gatti potessero parlare” e “Il canto degli innocenti”, due romanzi tratti da due serie di grande successo. A chiudere il festival, domenica 22 alle ore 18, sarà Franco Faggiani chepresenterà “Basta un filo di vento”, in cui porta il lettore in una tenuta di migliaia di ettari nell’Oltrepò Pavese per raccontare la vita di una comunità contadina e di una terra che rappresenta le radici più profonde di Gregorio, il protagonista, chiamato dalla sorte a scegliere improvvisamente quale futuro dare a questo luogo magico. 

 

Il programma

Nel corso del festival si alterneranno tantissime voci tra cui quella dell’esordiente Erica Cassano (sabato 21 ore 17.30), con il suo “La grande sete” (Garzanti), un romanzo ambientato nella Napoli del 1943, dove in mezzo ad un mondo squarciato dalla guerra, la giovane protagonista desidera più che mai vivere, leggere e studiare. E a condurci nel passato sono anche tre autori di gialli storici, Sara di FuriaAdriana Capogrosso e Alessandro Maurizi che ambientano le loro storie nella Napoli del Sette e Ottocento e nella tratta transatlantica dei piroscafi che portano verso il nuovo mondo (sabato 21 ore 16.30). A portarci invece negli anni della Seconda Guerra Mondiale ci pensano Jacopo de Michelis con il suo “La montagna nel lago” ambientato a Montisola dove un’indagine sul presente porta alla luce misteri che risalgono alla Decima Mas nel periodo della Repubblica di Salò (sabato 21 ore 18.30) e Fernando Coratelli che in “Sul corpo del diavolo” racconta la storia vera e poco conosciuta del medico di Himmler (domenica 22 ore 16.30). Dalla storia si passa all’attualità con un panel dedicato all’Ai dal titolo “Scrivere e pubblicare libri ai tempi dell’intelligenza artificiale”, un’occasione per mettere a confronto uno scrittore, Lorenzo Sartori, un editore, Lillo Garlisi, e un esperto in intelligenza artificiale, Alex Ceccarelli (domenica 22 ore 11). A proiettarci invece nel futuro è Federico Baccomo con “Le sorelle di Lisistrata” (domenica 22 ore 17.15), che a partire dal tema dei diritti, in particolare delle donne, affida alla sua protagonista il compito di lanciare sui social un’iniziativa che diventa subito virale: lo sciopero del sesso, proprio come fece Lisistrata.