Caffè Filosofico. Patrizia de Capua immagina il ritorno a scuola di Socrate, tra i banchi dei licei cremaschi. Stasera la presentazione
E se Socrate tornasse il prossimo anno e si trovasse a fare l’insegnante a Crema? Un tema come sempre stuzzicante per la pubblicazione natalizia del Caffè Filosofico che verrà presentata lunedì sera 10 dicembre, alle 21 presso il Caffè Gallery, nel consueto appuntamento prenatalizio con l’associazione.
La serata
Il quaderno filosofico numero 11 è stato realizzato da Patrizia de Capua e porta come titolo Socrate a scuola, congedo del professore non rancoroso. La pubblicazione è stata realizzata in collaborazione con il licei cremaschi Racchetti e Da Vinci e sarà distribuita gratuitamente a tutti i presenti alla serata, che si concluderà con un brindisi augurale.
Il quaderno
L’autrice, intervistata da Tiziano Guerini, gioca su un duplice piano: quello della scuola italiana di oggi, che rischia di impantanarsi nelle pratiche poco filosofiche della burocrazia, e quello del metodo socratico fatto di dubbi, domande, risposte, ossia di una continua ricerca, senza cui la vita “non è degna di essere vissuta”.
giovani, oggi come un tempo
Il libro suggerisce un’ipotesi: che i figli della generazione digitale non siano poi così diversi da quelli descritti da Aristotele nel IV secolo a. C. come amanti degli amici e del riso, inclini ai desideri soprattutto erotici, impetuosi, magnanimi, eccessivi. Dotati di strumenti meravigliosi con i quali connettersi in rete con il mondo intero, questi giovani non sono comunque esonerati dalla fatica dello studio e dall’impegno di dialogare indagando su se stessi e su temi caldi come amicizia, tempo, amore, vita, morte, dolore, felicità.
Letture di Bertoli
Il dialogo presuppone la capacità di ascoltare. Socrate, “insegnante per caso”, mostra di essere dotato di questa rara e preziosa qualità, benché per altri aspetti si riveli noioso e implacabile proprio come un professore: un vero tafano. Letture a cura di Luciano Bertoli, attore e interprete della Compagnia Carlo Rivolta.