10-04-2022 ore 19:03 | Cultura - Itinerari
di Gloria Giavaldi

Venezia 1600, a Crema eventi chiusi con un video che racconta una storia sempre viva

La musica apre le danze. E rievoca l'atmosfera veneziana a Crema. Sul palco Giorgio Marchetti e Piero Valbruzzi hanno raccontato con le note il legame tra le due città che vive ancora oggi. Formalmente durata tre secoli e mezzo, la stretta relazione tra Crema e Venezia si nota oggi “nei leoni di san Marco disseminati in città, nell'impostazione urbanistica, nel modus vivendi. Crema produce bellezza ed ha avuto grandi maestri” ha detto il presidente della fondazione san Domenico Giuseppe Strada durante l'evento organizzato nei giorni scorsi in sala Bottesini. . La presentazione del videoracconto curato da Michele Mariani con l'aiuto tecnico di Ottavio Bolzoni e le riprese di drone di Cremaonline è un'immersione nella storia. Un modo per ricordare e guardare ciò che siamo stati. E ciò che continuiamo ad essere. La voce di Luciano Bertoli magistralmente ci porta a spasso nel tempo, nei luoghi che quotidianamente viviamo. Nella città che abitiamo e che “ogni giorno è in grado di restituire bellezza. Ce lo confermano anche i turisti”.

 

La storia continua

Non nasconde un velo d'orgoglio il presidente della Pro loco Vincenzo Cappelli, che non ha perso l'occasione di ringraziare quanti hanno contributo alla realizzazione di questo progetto: Pro loco, Fondazione san Domenico e Crema culture di Paolo Pilenga, dal quale è partita l'idea. “Immaginiamo che questo bel filmato possa essere reso disponibile anche a scopo di promozione turistica”. Un filmato che chiude un viaggio durato un anno per le celebrazioni di Venezia 1600 e che prende le mosse da una mostra, Crema veneziana, che ha fatto la storia a Crema. “Ha raggiunto un numero di visite elevatissimo ed ha riscosso particolare interesse. Così anche l'iniziativa successiva in continuità dal titolo Crema curiosa”. Del coordinamento di tutto questo si è occupato Carlo Solzi: “io non sono cremasco, ma un po' lo sono diventato. Perché questa storia e questa città non possono passare inosservate”. I contributi, provvidenziali, sono stati di Giuseppe Strada, Valerio Ferrari, Vincenzo Cappelli, Cesare Alpini. La bellezza, invece, è tutta di Crema: la nostra città non avverte minimamente i segni del tempo.

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