10-01-2021 ore 09:45 | Cultura - Incontri
di don Emilio Lingiardi

Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Qasr el-Yahud garanzia di pace e libertà

Dopo 54 anni e tre giorni, il padre custode di Terrasanta, P. Francesco Patton, celebra ancora una volta la messa nella chiesa che ricorda il battesimo di Gesù sulla riva destra del fiume Giordano. I soldati israeliani hanno consegnato ai frati il registro delle messe celebrate in quel luogo fino al 3 gennaio 1967. Poi lo stato di Israele ha tolto ai frati chiesa e convento attiguo per ragioni di sicurezza, in quanto era viva la guerriglia tra Giordania e Israele, che sarebbe poi culminata nella guerra dei Sei giorni del giugno 1967.

 

L’impegno di lady Diana

Per evitare il passaggio nel Giordano di terroristi soprattutto palestinesi, molti chilometri quadrati sono stati minati; tanto che più nessuno, né turista né pellegrino era potuto transitare da quel luogo. La presenza di qualche giorno in Israele di lady Diana ha convinto il responsabile dell’esercito israeliano di sminare tutto quel territorio e di consentire il libero passaggio per chiunque volesse ricordare l’evento del battesimo di Gesù.

 

Sminare terre di guerra

Nella sua crisi matrimoniale, Lady D si era consigliata con madre Teresa di Calcutta, che le aveva suggerito di mettersi a capo di qualche associazione umanitaria mondiale; proposta che la principessa ha attuato sostenendo un’associazione incaricata di sminare tutti i territori dove le guerre combattute avevano lasciato le mine, tanto da creare, soprattutto nei ragazzi e nei bambini morte o mutilazioni molto pesanti. Saranno presenti oggi per disposizione legislativa legata alla pandemia solo 50 fedeli a nome di tutto il mondo cattolico; ricorderanno l’inizio della vita pubblica di Gesù col suo battesimo.

 

Fiume della libertà e della pace

È curioso vedere il fiume Giordano segnato da due rive: quella di destra appartiene ad Israele (Cisgiordania), quella di sinistra alla Giordania (Transgiordania). In tutti questi anni soldati dell’una e dell’altra parte, ufficialmente nemici, hanno sempre fraternizzato in quanto la larghezza del fiume è solo cinque metri. Così nella storia il Giordano resta il fiume della libertà (Nabucco) e della pace.

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