09-10-2019 ore 17:30 | Cultura - Arte
di Tiziano Guerini

Il Manierismo a Crema. Al Museo civico Aurelio Buso in mostra fino al 20 gennaio

Il Manierismo a Crema. Questo il titolo dell’esposizione di grande prestigio che si terrà dal prossimo 20 ottobre al 6 gennaio 2020 presso il Museo civico di Crema e dedicata a un importante ciclo di affreschi del pittore cremasco Aurelio Buso, vissuto dal 1505 al 1582. Si tratta di 27 opere restaurate dallo Studio Restauro di Paolo Mariani: cinque sono già in possesso del comune di Crema, mentre le altre sono state recentemente acquisite. Restituite alla città, rappresentano un notevole arricchimento del patrimonio artistico per il Museo di Crema e del Cremasco.

 

Allestimento e catalogo

L’iniziativa è stata illustrata stamattina in conferenza stampa. Oltre al sindaco Stefania Bonaldi, l'assessore alla Cultura Emanuela Nichetti, Giorgio Olmo presidente della Associazione Crema per il Territorio sponsor con la Regione Lombardia del restauro e dell'acquisizione. Matteo Facchi e Gabriele Cavallini sono gli autori degli studi che arricchiranno il catalogo della mostra realizzata in collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti di Cremona, Lodi e Mantova. L’allestimento sarà curato dall'architetto Elisabetta Nava.

 

Il filo rosso tra Mantova e Crema

L'esposizione di Crema è collegata a quella di Mantova: Giulio Romano a Mantova. Con nuova e stravagante maniera. Aurelio Buso fu attivo a Mantova nel cantiere di Palazzo Te nel 1531 assieme al grande Giulio Romano. Il pittore Aurelio Buso de Capradossi ebbe grande successo in vita ma oggi di lui sopravvivono pochissime opere. Gli affreschi presenti in mostra provengono da decorazioni realizzate all'epoca nel Palazzo Alfieri di via Mazzini, a Crema; un ciclo di affreschi successivamente "strappati" ed acquisiti alla collezione Paolo Stramezzi. Opere del pittore cremasco si trovano nell'abside del santuario della Pallavicina in Izano e sulla controfacciata della Cattedrale di Crema.

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