09-03-2020 ore 12:43 | Cultura - Arte
di Ramona Tagliani

Alice nella città e Sussurrandom: concerto collettivo online per una ventina di musicisti

La difficilissima situazione del territorio lombardo non ferma la voglia di fare, condividere, suonare. Le limitazioni poste agli eventi di ogni tipologia e alle attività culturali sta indubbiamente mettendo in difficoltà gli artisti e gli spazi (teatri, cinema, associazioni e club) ma, indirettamente, c’è tutto un pubblico di appassionati e frequentatori di luoghi ricreativi e aggregativi che si ritrova orfano di stimoli e iniziative.

 

Mini-maratona in streaming

Negli ultimi giorni ha così preso forma una proposta che vede in Emanuele Mandelli e Alice nella città i promotori: il primo sempre più calato nella sua veste di attivista culturale d’assalto e l’associazione castelleonese, costantemente in prima linea per la promozione artistica sul territorio. Da questa combinazione nasce I am what I stream (I’m not what I fear), una mini-maratona in streaming rimbalzata dai canali Facebook di Alice e dal blog Sussurrandom.

 

Collettivo online

Mercoledì 11 marzo, a partire dalle 20.30, una ventina di musicisti si alterneranno in un concerto collettivo online, seguendo una scaletta che è andata a comporsi sulla base esclusiva delle proposte individuali di ogni singolo artista. Emanuele Mandelli aprirà le danze spiegando il senso dell’iniziativa eseguendo il primo brano; dopo di lui Giorg&Simon, Matteo Gubellini, Denis Guerini, Andrea Spinelli, Massimo Valcarenghi, Paolo Losco e Roberto Nassini, Gio Bressanelli ed Elisa Tagliati, Andrea Ardigò, Pier Solzi, Marco Torriani, Paolo Cella e Luca Angelini, Alessandro Pellicori, Mauro Pamiro, Maura Tomei e, in chiusura, Roberto Cava ed Umberto Bellodi.

 

#quelchesipuòfare

L’hashtag lanciato da Alice con l’inizio dell’emergenza sanitaria (#quelchesipuòfare) riassume probabilmente al meglio il contesto in cui si inserisce l’iniziativa. Se da una parte c’è il fermo rispetto di ordinanze e decreti, dall’altra non viene a mancare la voglia di mantenere vivo quantomeno il significato della condivisione, puntando sugli strumenti “virtuali” che sono rimasti a disposizione per trasmettere un briciolo di positività necessaria.

3012