09-01-2021 ore 15:25 | Cultura - Incontri
di Gloria Giavaldi

'No al bullismo'. A Madignano la lezione di Raffaele Capperi è colma di gentilezza

“Ho detto ai bambini che sono grato alla vita, nonostante tutto”. In mezzo ai banchi e agli sguardi curiosi dei piccoli alunni della classe quinta della scuola primaria di Madignano, venerdì 8 gennaio, Raffaele Capperi ha raccontato la sua testimonianza con il sorriso sulle labbra. “Ho spiegato loro che il bullismo non è un gioco e non bisogna concepirlo come tale”. Lo ha fatto con parole semplici, con spontaneità. E con gentilezza. Quella con cui ha conquistato il grande pubblico dopo la partecipazione al talent show di Canale 5 Tu si que vales. Nato con la sindrome di Treacher Collins ha il volto deformato, problemi respiratori ed uditivi ed un'immensa voglia di “lanciare un messaggio di speranza”. Di dire che la vita è più forte. Delle parole fuori posto, delle etichette, del pregiudizio, del timore della differenza. E del bullismo. “La violenza non porta da nessuna parte”.

 

A caccia di buoni esempi

“Per i bimbi è stata una lezione di vita” spiega il maestro e giornalista Alex Corlazzoli. Una di quelle che penetrano sottopelle e restano. “Da tempo cerchiamo di offrire ai piccoli momenti di confronto con persone che rappresentano esempi credibili nella quotidianità”. Prima dell'incontro con Raffaele, cui hanno preso parte anche le insegnanti Maria Paola Piacentini e Clara Bianchessi, era stato chiesto ai bimbi di palesare un difetto. “C'è chi si è definito basso, chi insicuro, chi pauroso”. Ad ognuno, Raffaele ha riservato un consiglio: “non bisogna avere paura: è bello essere se stessi, essere diversi, essere unici”. Ride con gli occhi. Lo si vede, oltre quella mascherina nera che reca un messaggio chiaro: no al bullismo.

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