08-10-2018 ore 18:06 | Cultura - Manifestazioni
di Andrea Galvani

Memorie in corto, la seconda edizione del concorso nazionale dedicata a Nino Chirco

Inclusione e storie del territorio. Questi i temi della seconda edizione del concorso nazionale Memoria in corto, dedicato a Nino Chirco. Presentata oggi da Nino Antonaccio e Gabriele Pavesi del Centro ricerca Galmozzi e Crema film commission, è rivolto alle scuole medie, superiori e giovani filmaker under 23. La durata massima è di 12 minuti e la scadenza è fissata al 16 febbraio 2019. I premi verranno consegnati a fine aprile. Al primo classificato di ogni categoria un premio in denaro, al quale si aggiunge il premio del pubblico. I cortometraggi della scorsa edizione, una dozzina, più un paio di fuori concorso, vengono proiettati all’inizio delle serate del lunedì dal circolo Amenic cinema.

 

Storia di inclusione e passione

“Inclusione e passione – hanno ricordato Alessio e Gaspare Chirco – sono tratti distintivi dell’attività di nostro padre. Arrivato dalla Sicilia, è stato accolto nella comunità cremasca. Ha lavorato per 20 anni al vecchio ufficio del registro nella zona dell’acquedotto. Ha coltivato a lungo il sogno di mettersi in proprio. Abilitato commercialista nel ‘73, ha aperto uno studio in città nel 1983. Per altri 20 anni ha esercitato in prima persona e poi ha lasciato a noi, i suoi figli. Lui ha seguito un altro sogno, quello di diventare produttore. Prima discografico, poi cinematografico, riuscendo a realizzare il film Briciole sul mare. Ci auguriamo che come è stato per nostro padre, la passione e l’inclusione possano offrire ai ragazzi la possibilità di realizzare i loro sogni”.

 

Aggrappati a me

“L’ultimo corto prodotto da nostro padre – hanno rivelato i figli – è attualmente in post produzione. S’intitola Aggrappati a me e speriamo possa essere presto inserito in qualche festival. Racconta la storia di una bambina affetta dalla sindrome di Down. Senza rivelare particolari della trama, possiamo dire che le iniziali difficoltà quotidiane hanno un’evoluzione. Affronta anche in questo caso il tema dell’inclusione e del mettere amore in tutto quello che si fa”.

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