08-09-2022 ore 16:00 | Cultura - Teatro
di Gloria Giavaldi

San Domenico, la compagnia del Santuario in scena al castello di Pandino: 'un grande ritorno'

Uno spettacolo nella maestosa cornice del castello visconteo di Pandino per celebrare la sinergia tra la Fondazione san Domenico ed il comune. È quanto andrà in scena venerdì 9 settembre alle ore 21. Ad esibirsi sarà, a grande richiesta, la compagnia del Santuario con la sua versione in dialetto ed in italiano di Mizeria e nubiltà, dopo il sold out riscosso al san Domenico in occasione dell'apertura della rassegna Crema in scena. Ingresso libero. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà sotto il loggiato del castello.

 

Sinergia preziosa

Continua, dunque, così l'idea di portare spettacoli anche fuori dalle quattro mura del teatro. L'occasione è stata salutata con favore anche dall'assessore Riccardo Bosa: “Da quando – spiega l’Assessore Riccardo Bosa - abbiamo scelto di diventare soci sostenitori della Fondazione san Domenico, si sono create interessanti opportunità per offrire proposte di svago ai nostri cittadini. Non solo i pandinesi possono accedere a biglietti con prezzo speciale per alcuni spettacoli della Stagione teatrale, ma la fondazione ha portato sul territorio anche alcuni spettacoli di assoluto rilievo. La sinergia con l'ente presieduto da Giuseppe Strada prosegue, diventando sempre più un elemento importante per la nostra amministrazione e per l’offerta di intrattenimento che vogliamo dare ai nostri cittadini”.

 

Location suggestiva

Anche gli attori della compagnia del Santuario, guidati dalla regista Rosanna Furlan, sono pronti: “a dire il vero, non vedevamo l'ora. Dopo il sold out del san Domenico torniamo su un palco bellissimo in una location suggestiva. Meraviglioso, finalmente, poter proporre questa commedia per la quale abbiamo provato a lungo. Il Covid lo scorso anno ha reso tutto più difficile, ora anche le compagnie amatoriali ripartono. Dopo Pandino, andremo anche a san Bernardino e forse a Casale Cremasco. Siamo pronti a divertirci e a far divertire. Aspettiamo tantissimi cremaschi”.

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