08-07-2024 ore 00:00 | Cultura - Storia
di Luigi Dossena

Imago et Historia Cremae. I 500 anni della costruzione del palazzo comunale di Crema

Intorno ai 500 anni della costruzione del palazzo comunale di Crema  (1524-2024). Due meteore, tre Dalla Rovere e un mecenate cremasco: Sermone Vimercati. La prima meteora cadde in terra cremasca il 23 marzo 1491 presso Ripalta Vecchia, era di colore nero ed emanava un odore sulfureo. Il vicario generale della sua parte della diocesi, monsignore Gio Antonio Terni ne mandò un pezzo a Roma presso il cardinale Ascanio Sforza, vescovo di Cremona. La seconda meteora che piovve dai cieli cremaschi è molto più famosa, pensate fu l’oggetto su cui dibatterono fior di astronomi e critici d’arte.

 

La caduta a Palazzo Pignano

Eccone parte del testo: “intorno al 4 settembre 1511 cadde una meteora presso Palazzo Pignano, vicino all dimora del cameriere perpetuo di papa Giulio II, il conte Vimercati san Severino. Il 18 marzo 1891 nella seduta della specula vaticana il direttore di essa, P.F. Denza, riferì a nome dell’astronomo H.A. Newton di New Heaven nel Connecticut, che aveva dimostrato che quel globo di fuoco fosse un meteorite, ricordando essere quello caduto nel cremasco nel 1511”. Questa stessa comunicazione la fece l’Holden direttore dell’osservatorio di Lick, in California. Lo confermò il daubreé all’accademia delle scienze di Parigi, si lesse sui giornali, sicché pare possa ritenersi come certo che Raffaello Sanzio in quel segno (la meteora dipinta nella così detta Madonna di Foligno o… di Palazzo Pignano). Non colorì un’arme guerresca ma bensì una meteora celeste. 

 

I tre Dalla Rovere

Su questo evento celeste torneremo con materiale documentario e prestigiosi critici e storici dell’arte. Chiudiamo con i tre Dalla Rovere presenti nel cremasco, introno al conte Sermone Vimercati: il primo è il cardinale Gerolamo Dalla Rovere, commendatario della abbazia del Cerreto. Il secondo è il cardinale Giuliano Dalla Rovere, futuro papa Giulio II e commendatario per ben 17 anni all’abbazia di san Pietro in Madignano. Il terzo Dalla Rovere è S. Simon, “patrone, il patre di la abbatia nostra”, presente alla celebre cena di finanziamento del costruendo nuovo palazzo comunale del 1526: una parte in casa di Griffoni sant’Angelo e in parte di Sermone Vimercati. 

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