08-06-2025 ore 10:19 | Cultura - Libri
di Annamaria Carioni

'Il contagio del male' di Alessandro Carioni: quando la lettura diventa un viaggio interiore

Mercoledì 4 giugno 2025 alle ore 17 la sala di consultazione “Clara Gallini” presso la biblioteca di Crema ha ospitato l'appuntamento conclusivo della rassegna “Il piacere della lettura – il viaggio dentro e fuori di noi”, che ha visto lo svolgersi di una serie di incontri nell'arco di quattro mesi, a partire da marzo 2025. Il pubblico, intervenuto ai diversi incontri letterari, ha davvero viaggiato con l'immaginazione e con le riflessioni, condivise di volta in volta con gli autori, alla scoperta del loro pensiero, ma anche alla ricerca di sé, in un dialogo emozionante con le opere presentate.

 

Un giovane autore cremasco
Il quarto ed ultimo appuntamento ha visto la presenza di Alessandro Carioni con il suo romanzo d'esordio “Il contagio del male”, edito da Il Viandante. Il giovane scrittore è stato affiancato e sostenuto dalla preziosa presenza del professor Pier Angelo Vailati e da Cremaonline, che segue i suoi successi da più di un anno, da quando abbiamo avuto il piacere di conoscerlo ed intervistarlo in occasione della sesta edizione del Festival Inchiostro. In un anno, Alessandro ha presentato il suo libro in diversi eventi ed ha partecipato a numerosi concorsi letterari, con esiti soddisfacenti e vittoriosi. Ora ha diciassette anni e non perde lo stile educato ed arguto, che lo contraddistingue: non si risparmia e dialoga con i presenti in modo aperto e cordiale.

 

Uno scrittore talentuoso
In apertura di incontro Alessandro si presenta: vive a Crema e frequenta il liceo classico Racchetti, con ottimo profitto aggiungiamo noi. E' il ragazzo della porta accanto con la sua camicia bianca, i jeans neri e le scarpe da ginnastica. Racconta di essere cintura nera di karate, subacqueo con brevetto di primo grado, di essere impegnato in parrocchia come catechista e di amare molto il teatro, che pratica a scuola nell'ambito di un laboratorio dedicato alla recitazione. Nonostante la giovane età, le sue parole precise, garbate e determinate suonano autorevoli. Quando poi si addentra a parlare del suo libro, la maturità delle sue riflessioni colpisce profondamente chi lo ascolta. Carioni spiega di aver vinto un concorso letterario indetto dalla casa editrice, che come premio gli ha offerto la possibilità di pubblicare un libro. 

 

La genesi dell'opera
L'autore racconta che l'idea di partenza gli è venuta da Alessandro Manzoni che, nel secondo capitolo de “I Promessi Sposi”, sostiene che chi compie una malvagità ai danni di un altro non è colpevole solo del male commesso, ma anche del processo di corruzione dell'anima, che si può manifestare nella persona oltraggiata. Il protagonista del suo romanzo, Carlo, un giovane docente di lettere, viene contagiato dall'enorme dolore e dal senso di ingiustizia che prova di fronte alla morte improvvisa della sua fidanzata, avvenuta in un tragico incidente stradale. Il dolore incontenibile, la rabbia per una perdita, che viene vissuta come ingiusta e priva di senso, il folle desiderio di vendetta alimentano una feroce lotta interiore tra il bene e il male. Anche il giovane scrittore ha sperimentato nella sua vita il distacco da persone care e con genuina commozione ricorda il nonno.

 

Un pubblico dialogante
Seguendo proprio le orme del Manzoni, che interagisce in modo diretto e coinvolgente con i suoi lettori, invitandoli a partecipare attivamente all'interpretazione della storia, attraverso riflessioni e commenti, si mette in atto l'idea di rendere protagonisti i numerosi partecipanti, in modo che non rivestano solo il ruolo di uditori, ma che possano vivere un'esperienza personale e concreta, in grado di sollecitare l'intelletto e le emozioni: viene consegnato ad ogni persona un foglio, con l'invito a scrivere liberamente un pensiero, suggerito dal titolo del romanzo noir. Tutti i presenti accolgono di buon grado la proposta e, quando poi viene data lettura delle varie riflessioni, appare evidente come in quelle frasi siano già presenti i temi portanti del libro.

 

L'etica del bene e del male
Al professore di religione, che insegna anche nella classe di Alessandro, spetta l'arduo compito di introdurre la riflessione riguardo a tematiche complesse, a volte disarmanti: il male nel mondo, il libero arbitrio, il dolore, che è esperienza umana condivisa. Con toni accorati e accoglienti, Vailati afferma che non è possibile pensare a una scala di valori per quantificare la sofferenza, ogni essere umano è in cammino lungo una strada, che è costellata di scelte da compiere. L'attenzione e la partecipazione sono molto reattive: dal pubblico arrivano domande, che interrogano i grandi temi della senso della vita, dei tabù intorno alla paura della morte, che indagano quali motivi possano spingere anche i giovani a riflettere così profondamente riguardo ad argomenti difficili, quasi ostici.

 

Il piacere della lettura
In un'atmosfera di stimolante dialogo e confronto, Alessandro regala ai presenti la lettura di alcune pagine del suo libro: le giovani Claudia Ferranti e Ginevra Reggiani si accostano al leggìo e con spiccata personalità e piglio convinto impersonano il dialogo di Carlo con la sua coscienza ed ecco che il dissidio interiore del protagonista si rivela in tutta la sua urgenza. Si ascolta nel silenzio di un pomeriggio, che volge alla sera, in un luogo che celebra la magia del dialogo tra la parola scritta, la voce che la decanta e l'orecchio che la accoglie. Al termine della lettura, applausi spontanei confermano il gradimento da parte dei presenti in sala ed è possibile scambiare strette di mano e calorosi saluti, mentre Alessandro si dedica al firmacopie tra la soddisfazione generale.