08-06-2018 ore 18:35 | Cultura - Incontri
di Marilisa Cattaneo

Crema. La vita e le emozioni di un viaggio spaziale: ai Manifesti l'astronauta Guidoni

Per la rassegna I manifesti di Crema un viaggio nello spazio a bordo dello Shuttle, fra costellazioni ed emozioni. Ospite e testimone di un’incredibile impresa l’astrofisico Umberto Guidoni. Il cosmonauta, sul palco della sala Pietro da Cemmo insieme a Giovanni Bassi, ha raccontato al numeroso pubblico la sua esperienza alla stazione spaziale internazionale. Preparazione al lancio, volo in orbita e attività quotidiane a 400 chilometri dalla terra hanno lasciato i presenti a bocca aperta. “Lassù – ha detto Guidoni mostrando fotografie e video della sua missione del 2001 – bisogna reinventarsi. Mangiare e bere è un’attività tutt’altro che semplice ed è necessario adattarsi a spazi angusti, piccoli come cabine telefoniche”.

 

Dalle meraviglie alle fragilità

“Dalla cupola ho potuto osservare fenomeni meravigliosi ma anche terribili come deforestazione, smog e incendi. Guardando la terra da lontano mi sono reso conto di quanto sia fragile e bella”. Per Guidoni un’emozione unica “vedere il tramonto del sole e la ramificazione delle luci artificiali”. Esperienza indimenticabile la passeggiata spaziale, meglio definita come “arrampicata spaziale a causa della presenza dei cavi di acciaio e dei movimenti necessari per spostarsi sulla superficie”.

 

Volo fra le stelle a portata di tutti

L’astronauta ha acceso le speranze di grandi e bambini lanciando uno sguardo al futuro: “Le compagnie private americane stanno costruendo navicelle che consentano alle persone di compiere brevi viaggi turistici nello spazio: la Nasa è invece impegnata nella costruzione del razzo Space longe system. A distanza di 50 anni, nel 2020, si tornerà verso la Luna”. Ben presto, secondo Guidoni, tutti potranno permettersi un volo fra le stelle: “Nei prossimi anni non servirà essere astronauti per compiere una missione, chiunque potrà pensarci. Anche solo per un weekend”.

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