08-03-2018 ore 20:02 | Cultura - Arte
di Lidia Gallanti

Crema. Istruzione della Vergine, in Duomo e a palazzo Tosetti la pittura nobilita la donna

Una ragazza siede con un libro tra le mani, assorta nella lettura. Nulla di straordinario, se non si trattasse della Vergine intenta a consultare i testi sacri. Oggi l'immagine non desta particolare stupore, ma fino a qualche secolo fa associare una donna alle Scritture - e in senso lato all'istruzione - sarebbe sembrato sconveniente. Una riflessione che torna più che mai attuale nella giornata dedicata alla donna, in cui l'arte classica rimette in discussione la figura femminile, dipinta con pari dignità di fronte a Dio.

Iconografia straordinaria
A pochi giorni dall’8 marzo è stato completato il restauro dell’Istruzione della Vergine, lunetta della Cattedrale di Crema. Il dipinto cinquecentesco di Bernardino Lanzani raffigura una giovane Maria che insegna alle ragazze la lettura, la comprensione e l’interpretazione dalla sacra scrittura. "Nella sua semplicità si tratta di un’iconografia straordinaria - spiega don Emilio Lingiardi - un elemento di grande novità, poiché contrario alla proibizione ebraica. Come si legge nel Talmud babilonese: è meglio che le parole della Torah brucino nel fuoco piuttosto che cadano nelle mani di una donna”

Maria legge a palazzo Tosetti
La composizione richiama un secondo affresco custodito in città, a palazzo Tosetti. Recuperato dai proprietari, è stato restaurato e posizionato sotto il portico d’ingresso, in via Cavour. Nell’opera si distingue sant’Anna mentre mostra un testo alla piccola Maria, raffigurata con il capo scoperto e i capelli raccolti, incorniciati da una delicata aureola chiara. Sopra di lei un putto si sporge per posarle in testa una corona di fiori. Nell’altra mano tiene un giglio, simbolo legato a Nazareth e alla futura Annunciazione. In cima, la colomba dello Spirito santo.

Dio al femminile
“Anche se si tratta di un caso isolato, questo tipo di raffigurazione incoraggia le donne, conferendo loro pari dignità di fronte a Dio”. Un messaggio dal forte significato, soprattutto nel secolo scorso, che negli anni Settanta ha dato vita ad una visione di Dio differente, al femminile. La misericordia, la tenerezza e la consolazione sono elementi che le scritture attribuiscono a Dio nel suo comunicarsi all’uomo – conclude Lingiardi – atteggiamenti che solo le donne possono capire e comprendere, nella loro autentica femminilità”.

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