07-09-2022 ore 11:15 | Cultura - Incontri
di Gloria Giavaldi

Palazzo Zurla De Poli celebra 'l'eclettico Buzzati': musica, teatro e parole per donare magia

“Eclettico”, per essere sintetici. Oppure, drammaturgo, poeta, artista, giornalista, scrittore, per essere prolissi. Da qualunque parte lo si guardi Dino Buzzati è uno, ma ha saputo fare tanto. Per tutti. “Ha saputo e voluto parlare magistralmente a tutti. Non è vero che chi fa tante cose diverse le fa male. Vale per tanti questa affermazione, ma non per Buzzati, uno di quelli che nella nostra epoca ha lasciato il segno”. É questo lo spirito con cui Matilde De Poli ha scelto di ospitare nell'omonimo palazzo di via Tadini lo spettacolo Uno scrittore che comincia per D tra musica e parole. Un omaggio in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Buzzati, che unisce le parole e le letture a cura di Silvia Zangrandi, la musica di Marco Marasco ed il talento dell'attore Jacopo Zerbo. L'appuntamento è per venerdì 9 settembre alle ore 21. Ingresso libero su prenotazione a [email protected] o via sms a 3398086059. I posti disponibili nella corte del palazzo sono circa un centinaio.

 

Una serata per tutti

L'evento gode del patrocinio del comune di Crema, della regione Lombardia, del sostegno di tanti privati e della “connessione” con Crema culture. Per l'assessore Giorgio Cardile: “questa è un'occasione importante per ricordare un grande dei nostri tempi, una persona eclettica che ha interpretato realtà e verità e le ha rese accessibile a tutti. L'ho notato di recente con la trasposizione del film La famosa invasione degli orsi in Sicilia a cura di Lorenzo Mattotti. E poi è un'opportunità per conoscere più da vicino la residenza della famiglia De Poli, che sta diventando sempre più un polo fondamentale della cultura cremasca, con cui l'amministrazione non perderà occasione di fare sinergia”. Apprezzamenti per l'iniziativa cremasca sono giunti anche dall'associazione internazionale Buzzati, che ha voluto sottolineare la capacità dell'autore di “valicare confini. Di unire parti del mondo così diverse e di catalizzare l'attenzione di tutti. Per celebrare questo anniversario si organizzano eventi in tutto il mondo, bene che anche Crema abbia voluto fare la sua parte”.

 

Buzzati a teatro

L'idea è partita da Silvia Zangrandi, “ho incontrato subito la disponibilità del maestro Marasco e di Matilde De Poli, che metterà a disposizione con il calare della sera, la sua residenza per regalarci un'atmosfera magica”. Al resto penseranno le note e le parole. Dai racconti Una goccia e L'elefantiasi sulle note di Chopin e Debussy per indagare la modernità di Buzzati al tema del diverso ne Gli amici. “Ho incontrato Buzzati a teatro. È un maestro, tanto che utilizzo i suoi testi nei corsi di dizione, profondi nella loro linearità, nella loro semplicità. Nella lingua di Buzzati convergono il nitore della prosa del giornalista di razza e l'ironia dell'acuto osservatore delle umane meschinità -spiega Jacopo Zerbo- Mi piacerebbe far emergere queste fondamentali caratteristiche, delineando le sue atmosfere fantastiche, riflesso della nostra interiorità, e restituendo con la voce la ricchissima semplicità della sua narrazione, libera da fronzoli o inutili abbellimenti. In Buzzati il lettore non troverà né una parola di troppo né una in meno, perché la sua cifra è un vibrante equilibrio, che non rischia mai di rompersi ma che non smette mai di scuotere chi gli dà voce”. La serata si concluderà con una potente suggestione notturna: la parola di Buzzati tramite la voce recitante, in compagnia delle note di Arvo Pärt in sottofondo, cederà il passo al silenzio e alla notte.

 

La musica

“Nonostante sia sempre difficile abbinare musiche d'autore a testi narrativi nati in contesti differenti, la ricerca degli abbinamenti in tal senso è molto stimolante. Potendo far leva sul potere evocativo della musica ho voluto abbinare il famoso preludio di Chopin chiamato La goccia d'acqua alla lettura di Una Goccia di Buzzati; il preludio di Debussy Voiles (Vele) è invece talmente vago e sospeso da fare molto bene da eco al racconto surreale di L'Elefantiasi. Per Gli Amici, che tratta il tema della paura del diverso e della fantasia, ho pensato ad un altro preludio di Debussy, Minstrels (Menestrelli), stavolta dal carattere forzatamente comico, quasi isterico. E per finire la lettura del capitolo XX del Bosco Vecchio avrà come sottofondo un pezzo sconvolgente, Für Alina di Arvo Pärt, in stile minimalista: l'essenzialità delle note di Pärt creeranno il giusto tappeto per le parole e al tempo stesso l'atmosfera densa che spetta alle riflessioni importanti, prima del silenzio” conclude Marasco.

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