Pregi e difetti della scuola italiana, attraverso un’analisi fatta sul campo da chi ogni giorno vive tra i banchi. E’ questo in sintesi l’argomento che tratta #lacattivascuola, un’inchiesta fatta senza peli sulla lingua, nuovo libro di Alex Corlazzoli. L’opera dello scrittore cremasco racconta di intonaci e infissi che crollano, di una scuola ancora inaccessibile ai diversamente abili, priva di agibilità statica e igienico-sanitaria.
Ritardo tecnologico
Svela un Paese dove in una scuola su due la connessione non raggiunge le classi impedendo l’innovazione didattica e sottolineando il ritardo tecnologico dell’Italia rispetto al resto dell’Europa. Racconta di un’Italia capace di legiferare l’introduzione del registro elettronico senza dotare le scuole dei personal computer ed intanto le catene dei supermercati, con la complicità del Miur, entrano nelle scuole regalando computer a fronte di cinquanta mila euro di spesa.
Integrazione sulla carta
Ecco il lato oscuro della scuola italiana in 180 pagine: un luogo abitato sempre più da ragazzi migranti abbandonati da un sistema d’istruzione che li integra solo sulla carta. A tutto ciò resta solo una speranza: quella di chi va controcorrente, quella di dirigenti e insegnanti silenziosi innovatori; di coraggiosi sindaci che cercano di salvare il taglio delle piccole scuole iscrivendo alle lezioni i nonni. #Lacattivascuola mostra entrambe le facce della medaglia. Il libro, edito da Jaca Book, si trova in tutte le librerie.