06-09-2020 ore 17:20 | Cultura - Itinerari
di Rebecca Ronchi

Crema. Conclusi i campi estivi della Caritas: ‘per sperimentare e vivere il volontariato’

Si cono conclusi con riscontri molto positivi i Campi estivi 2020 organizzati – come già da sei anni – dalla Caritas diocesana in collaborazione con la Pastorale giovanile. “Non volendo, pur in presenza dei livelli di attenzione e precauzione ancora richiesti dall’emergenza Covid, far venir meno ad adolescenti e giovani l’opportunità di vivere un’importante esperienza di volontariato – fa osservare Fabrizio Motta, referente dell’iniziativa per Caritas – è stato ideato il progetto ad hoc, Giovani on the road a km zero, che li ha coinvolti in attività di servizio all’interno del mondo Caritas diocesano”.

 

Le tematiche

Quattro i campi, della durata di due settimane ciascuno, promossi tra il 29 giugno e il 28 agosto scorso e ai quali hanno partecipato 17 adolescenti e giovani della diocesi dai 15 ai 24 anni, coordinati da Fabrizio Motta, coadiuvato da quattro giovani del Servizio civile presso Caritas. Ciascun gruppo ha seguito in apertura del turno un breve incontrino formativo, per conoscere gli ambiti in cui s’apprestavano a inserirsi: “Custodia del creato”, dedicandosi ad attività come gli orti sociali o a lavori attinenti la pulizia di spazi verdi; “Servizio al prossimo”, coadiuvando nella distribuzione di pacchi alimentari e vestiti, o affiancando gli operatori nelle strutture di accoglienza; “Cura dei luoghi”, svolgendo piccole manutenzioni agli ambienti di ospitalità della Caritas, come la Casa di accoglienza Giovanni Paolo II di via Toffetti o in alcune abitazione dove le Caritas parrocchiali Madignano, Vaiano, Ombriano, Pianengo e Sergnano accolgono i richiedenti asilo.

 

Riflettere sulle povertà

“Al termine delle due settimane, insieme anche al direttore della Caritas Crema Claudio Dagheti, s’è poi tenuta una verifica finale dell’esperienza – riferisce il referente del progetto Fabrizio Motta – che è stata ritenuta molto significativa. Superato un’iniziale smarrimento, tutti i partecipanti hanno evidenziato di aver avuto la possibilità non solo di conoscere i diversi servizi prestati dalla Caritas, ma anche le storie e il vissuto di persone che hanno sempre pensato solo come lontane da loro, riflettendo. Nelle attività di tutti i giorni del Campo oltre a sperimentare concretamente le tipologie di intervento che la Caritas diocesana ha in corso, hanno intessuto rapporti positivi con gli operatori e i volontari presenti nelle diverse strutture e avuto modo di riflettere sulle povertà e difficoltà delle persone anche nel nostro territorio cremasco”. A chiusura del progetto, nelle prossime settimane sarà organizzato un incontro collettivo per una valutazione complessiva dell’esperienza.

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