06-05-2021 ore 20:32 | Cultura - Itinerari
di Gloria Giavaldi

Fai. Sabato 15 e domenica 16 tornano le Giornate di primavera tra natura e storia

Un'occasione per scoprire l'ambiente come indissolubile intreccio tra natura e storia e la cultura come sintesi delle scienze umane e naturali. Con questo spirito, animato da coraggio, orgoglio e generosità, sabato 15 e domenica 16 maggio si terrà in tutta Italia la ventinovesima edizione delle Giornate Fai di Primavera. Previste 600 aperture in 300 città, “questa edizione sarà un piccolo miracolo: ha richiesto un lavoro intenso da parte del Fai e dei vari partner. E anche Crema vuole dire la sua” spiega la capodelegazione del Fai Crema Annalisa Doneda. Il programma cremasco è stato presentato oggi pomeriggio in conferenza stampa. Saranno tre le aperture previste: ex ospedale maggiore (Fondazione benefattori cremaschi onlus) e mura venete, palazzo Tadini e parco Manenti, (Fondazione benefattori cremaschi onlus), giardino Zanini del sant'Agostino e mura venete. Le strutture saranno aperte nel rispetto delle normative anti Covid. È previsto l'ingresso in piccoli gruppi ed è obbligatoria la prenotazione sul sito www.giornatefai.it entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente la visita. È richiesto un contributo minimo di 3 euro. Le visite saranno possibili secondo i seguenti orari: ex ospedale e mura venete il sabato dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 18, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, palazzo Tadini e Parco Manenti e giardino Zanini e Mura venete sabato e domenica dalle 14 alle 18.

 

Giardini segreti

Come ha spiegato Doneda: “nella costruzione della proposta abbiamo cercato di valorizzare i luoghi della salute, dell'assistenza e della solidarietà, il loro patrimonio artistico, ma anche la storia del museo Tadiniano. Apriranno le porte anche due giardini segreti della città”. Felice di questo ritorno anche l'assessore alla cultura del Comune di Crema, Emanuela Nichetti. “Questa proposta – ha detto – è frutto di un dialogo che parte da lontano. Siamo molto felici di essere stati coinvolti in questa iniziativa direttamente”. “Giardino Zanini – ha detto il delegato Fai Alessandro Carelli – è uno spazio segreto di norma chiuso al pubblico”. Vicinissimo alla cortina delle mura, racchiude alberi imponenti. Si potrà raggiungere dopo aver riscoperto la storia del convento e della demolita chiesa di Sant'Agostino.

 

I luoghi della salute e della solidarietà

Per Bianca Baruelli, presidente della Fondazione benefattori cremaschi “questa è un'occasione importante per aprire le porte alla comunità e rinsaldare ulteriormente il legame con la città. Siamo molto contenti di poter presentare le nostre strutture ed il nostro patrimonio artistico davvero prezioso”. Verrà raccontata la storia di una realtà “da sempre attenta alle persone più fragili e dallo spirito caritatevole”. Presentato nel dettaglio dall'architetto Francesca Compiani, il complesso dell'ex ospedale maggiore aprirà le porte dei locali sede dalle fondazione. Lo stesso vale per Palazzo Tadini e per il parco Manenti, oggi presidio di via Zurla della Fondazione benefattori cremaschi, illustrati nel dettaglio da Valerio Ferrari.

 

Apprendisti ciceroni

Le visite saranno condotte dagli apprendisti ciceroni del liceo linguistico Shakespeare e, per la prima volta, dell'istituto Galileo Galilei di Crema. Secondo gli studenti Sara Gipponi e Stefano Mazzeo del liceo linguistico Shakespeare, alla loro terza partecipazione alle giornate Fai: “è una preziosa opportunità per rapportarsi con gli adulti e guidarli alla scoperta della nostra cultura” esordisce Sara, “un modo per scoprire le bellezze a due passi da casa” sembra farle eco Stefano. Per Giulia Pellegriti del Galilei è “un'occasione per i giovani di raccontarsi e coinvolgere attivamente molte persone”. Uno scambio generazionale, che profuma di impegno civile. Si metteranno in gioco 43 volontari, 14 narratori, 23 apprendisti ciceroni ed i volontari della Protezione civile del gruppo Lo sparviere. Il lavoro di coordinamento è svolto da Elettra Torrazzi. Sarà possibile iscriversi al Fai. In questa occasione il Fondo ambiente italiano omaggerà dell'iscrizione il personale sanitario “è il minimo per ringraziare tutti coloro che si sono spesi in prima linea contro il Covid” chiude Doneda.

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