06-04-2019 ore 11:39 | Cultura - Musica
di Ilaria Bosi

Crema. Biblioteca dell’istituto musicale Folcioni, preziosa donazione dal Rotary Club

Dal Rotary Club Crema una donazione alla biblioteca del Folcioni. È un volume pubblicato dal Teatro alla Scala di Milano, firmato da Victor de Sabata – direttore d’orchestra e compositore – in occasione del concerto per i 50 anni dalla morte di Richard Wagner. Era il 13 febbraio 1933. Fatto sta che, attraverso fortunose vicende, una copia del testo è pervenuta a un socio del Rotary. E una copia particolare: quella autografata dall’autore a un cremasco, Mario Gallini, violoncellista dell’orchestra della Scala, fratello di quel Natale che fu per diversi anni un punto di riferimento per il mondo musicale milanese.


Anonimo benefattore

Da qui, l’idea del benefattore – che ha tassativamente voluto rimanere anonimo – non solo di donare l’opera alla biblioteca dell’istituto musicale cittadino, ma di farlo per il tramite del suo club d’appartenenza. Il Rotary, appunto. La cerimonia di consegna si è svolta oggi, durante la conviviale meridiana del sodalizio presieduto da Alfredo Fiorentini. E a ricevere l’opera è intervenuta Elena Mariani, responsabile della biblioteca e musicologa del Folcioni. Lei, nell’istituto docente di storia della musica, ha colto l’occasione per raccontare ai soci presenti il valore dei fondi che custodisce. “Circa 10 mila pezzi – ha spiegato – costituiti quasi esclusivamente da partiture musicali”. Un patrimonio, questo il suo auspicio, che possa “essere costantemente aggiornato e ampliato, perché una biblioteca che resta ferma muore”.


Difficoltà quotidiane

Mariani, nel contesto, non ha fatto mistero delle condizioni in cui è costretta a operare e delle quotidiane difficoltà che incontra ogni volta che propone iniziative per rilanciare l’istituzione, sconosciuta alla maggior parte dei cremaschi. Un esempio: “Il Museo Civico – ha confidato – custodisce in magazzino diversi nostri antichi strumenti. Ma ogni volta che ho ipotizzato una loro restituzione e valorizzazione, mi è sempre stato negato”. Il motivo? “Sempre la burocrazia, così almeno mi è stato detto”.

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