06-03-2022 ore 14:28 | Cultura - Crema
di Claudia Cerioli

Rotary: testimonianze affettuose ricordano il patron della Coim di Offanengo Buzzella

Per una sera, idealmente, Mario Buzzella è tornato al Suo Rotary. Bellissima serata, martedì 22 febbraio, dedicata proprio al ricordo dell’imprenditore, fondatore della Coim Spa. Buzzella è stato molto altro. Ha presieduto, con autorevolezza, l’associazione industriali della provincia di Cremona - come, successivamente, è stato chiamato a fare il figlio Francesco, attuale presidente di Confindustria Lombardia e socio del Rotary Club Crema. giovanissimo, Buzzella è stato persino talentuoso portiere e promessa del Milan di Maldini, Liedholm e Nordal. Una carriera calcistica compromessa da un infortunio al ginocchio il quale ha, tuttavia, per così dire, spalancato le porte alla sua affermazione come imprenditore, nel settore della chimica. Era uomo di carattere, che non si scoraggiava, anzi rilanciava.

 

“L’impresa di una vita”

A tratteggiarne la personalità, insieme ai figli Beatrice e Francesco, sono intervenuti i curatori del libro-biografia “L’impresa di una vita”, Roberto Bettinelli e Rossano Salini, i quali hanno sottolineato il carattere particolare del volume: “un racconto in prima persona che conduce il lettore a conoscere la vita personale e lavorativa di Mario Buzzella; al contempo, uno spaccato di una delle tante storie dell’Italia degli anni del miracolo economico, gli anni, cioè, di quella straordinaria ripresa che, nel dopoguerra, ha reso il nostro Paese una delle potenze industriali a livello globale.

 

Dignitoso anche nella malattia

I due autori hanno ripercorso gli incontri con Mario Buzzella, già provato dalla malattia, ma determinato a raccontare, in particolare, la prima parte della sua vita, quella meno conosciuta, dalla quale già si evincevano il temperamento, la ‘stoffa’, la determinazione di un uomo che, muovendo da una condizione familiare di dignitosa povertà, finì con l’assurgere al ruolo di manager di prim’ordine. Il tutto senza mai smarrire doti di prudenza e umiltà, qualità condivise con la moglie Piera, associata nel ricordo, anche perché fondamentale nel percorso e nei successi del consorte. Tanti, infine, gli aneddoti simpatici ricavati dal testo ed emersi grazie alla narrazione dei figli.

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