06-02-2023 ore 10:13 | Cultura - Musica
di Paola Adenti

Crema, ‘Pur di far commedia’. Paolo Belli al teatro san Domenico: una tempesta di risate

Paolo Belli: 60 anni di swing e tanta energia che gli permette di continuare a “pedalare” in salita sulla via della musica, così come recitava il testo del suo debutto sanremese, datato 1989, con i Ladri di Biciclette. Più di 30 anni di vita artistica che lo hanno visto spaziare fra televisione, teatro, conduzione, intrattenimento. Ed è proprio in teatro, suo grande amore, che è tornato portando in scena Pur di far commedia. Quindici le date del tour che ha preso il via da Nocera Inferiore lo scorso 25 gennaio e che si concluderà a Roma il prossimo 6 aprile presso il Teatro Olimpico. Il Teatro S. Domenico di Crema, ieri, è stata la sua sesta tappa. Ironia e comicità, aneddoti e vita vissuta, equivoci e situazioni narrate all’eccesso, ne fanno una performance piacevole, leggera, mai banale che ad ogni data sta collezionando sold out. Strizzando un occhio ai social, Paolo Belli ha confessato che adora gettare lo sguardo sulla sala vuota in una sorta di magica “quiete prima della tempesta…di risate”.


 

Una vita per lo swing

Sul palco con Paolo Belli si sono esibiti Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli con la regia di Alberto Di Risio, autore dei testi insieme a Belli. Lo spettacolo/concerto ha debuttato nella stagione teatrale 2022 e sta ottenendo ovunque grande successo. Il folto pubblico cremasco, trasversale per età, ha accolto con calore il frontman indiscusso della band che, con il suo inconfondibile accento modenese, ha intrattenuto i presenti per circa due ore dimostrando loro affetto e rispetto. Racconti, interazioni con il pubblico, aneddoti in un mix di parole e musica; passaggi fluidi fra pezzi recitati e brani musicali. La band ha regalato assaggi di jazz, pop, rock, funk mentre a farla da padrone è stato il leitmotiv della vita di Belli: lo swing. “Sono stato un figlio ribelle: ho tradito la mazurka per lo swing” – ha narrato divertito. Guantanamera, Sarracino, Il padrino, Tu vuò fà l’Americano, Vengo anch’io, no tu no, Sarà quel che sarà sono solo alcuni dei brani rivisitati e proposti durante lo show. Molti di essi fanno anche parte dell’ultimo suo album con cover riarrangiate.


 

Il teatro è aggregazione vera

Lo spettacolo/concerto lascia ampio spazio al parlato ed i musicisti sono anche attori in un continuo cambio di ruoli. Nella finzione scenica il mattatore, in una sala prove di fantasia, conosce e provina musicisti bizzarri e strampalati in un susseguirsi di narrazioni e gag. Belli si è spesso messo a nudo e ha parlato con il cuore al suo pubblico toccando anche temi complessi come post pandemia e guerra. “Solo stando insieme nel rispetto delle regole – ha raccomandato - si può migliorare il mondo”. Il grande amore per il teatro lo ha sottolineato in chiusura … “con l’interazione e lo scambio che crea, il teatro è la forma più social che ci possa essere”. L’apertura e la chiusura dello spettacolo è stata affidata alle note del refrain della celebre trasmissione televisiva Ballando con le stelle in cui Paolo Belli è musicista e conduttore da parecchie edizioni insieme a Milly Carlucci.

2061