06-01-2019 ore 19:32 | Cultura - Musica
di Alessio Rosin

Soncino, l'Hallelujah singers gospel choir in concerto per l'associazione Alfio Privitera

Il gospel sbarca a Soncino con la sua straordinaria energia e profonda spiritualità, regalando alla sala ciminiera dell'ex Filanda un'atmosfera magica e di grande trasporto. Sabato il coro cremonese Hallelujah singers gospel choir, alla presenza del sindaco Gabriele Gallina e di un numeroso pubblico, si è esibito in una splendido concerto per ricordare, serata di musica e solidarietà, organizzata dal mondo del volontariato soncinese. L'evento, patrocinato e sostenuto dal Comune di Soncino, è stato finalizzato alla raccolta di fondi destinati all'associazione cremasca Cure palliative Alfio Privitera.

 

Tematica religiosa e ritmi incalzanti

Al termine di una breve quanto incisiva introduzione di Marinella Pedrini, presidentessa dell'associazione “soncinese dell'anno” Argo, in cui sono stati ricordati i soncinesi prodighi nel volontariato recentemente scomparsi e illustrate le finalità dell'evento, la musica ha fatto da padrona. Il pianoforte del maestro soresinese Alessandro Manara ha accompagnato sedici brani interpretati con grande intensità, dove la vocalizzazione corale ha lasciato anche spazio a virtuosismi individuali. Brani come Joyful joyful, Amen e Season love hanno aperto la prima parte del concerto, per proseguire con Revelation, Today, Amazing grace, Man in the mirror e Holy tonigth, dove la sacralità della tematica religiosa ha sposato la contagiosa allegria di ritmi incalzanti.

 

Interazione tra pubblico e artisti

“Siamo felici di essere riconosciuti dalla comunità cremasca come punto di riferimento di questa importante realtà e siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in dieci anni di impegno”, ha affermato Ermete Aiello, presidente dell'associazione Alfio Privitera, durante una breve pausa del concerto. La seconda parte dello spettacolo, grazie all'esecuzione di brani come I Smile, We pary, Lord Don't move the Moutain e Total Praise, ha visto una maggior interazione tra pubblico e artisti, i quali, durante la performance, sono scesi dal palco ottenendo un grande coinvolgimento. Con White Christmas, We are the World e il conclusivo Oh happy day, l'esibizione è diventata realmente 'corale', rendendo gli uditori parte attiva dello spettacolo grazie alla loro voce. Un grande successo artistico e sociale che ha concluso queste vacanze natalizie all'insegna del buon umore ma anche della riflessione su temi molto sentiti da tutta la comunità.

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