“Sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose, che fanno cose che nessuno può immaginare”. Intenso, con costumi, luci, ambientazioni e colori profondamente inglesi, The imitation game, il film diretto da Morten Tyldum sulla sceneggiatura di Graham Moore, racconta una delle massime imprese compiute dall'intelletto umano durante i giorni dell'avanzata del Terzo Reich.
Il disonore e l'oblio
Secondo recenti supposizioni, il grande matematico Alan Turing ed il suo staff – tra i quali una donna, evento più unico che raro all'epoca - sono stati in grado di accorciare la Seconda guerra mondiale di 2 anni, 'salvando' almeno 14 milioni di persone. Il riconoscimento per una tale opera di pace pare siano stati l'oblio ed il disonore. Sotto la mefistofelica regia dell'Mi6, il servizio sergreto militare di Sua Maestà, un'azienda dell'Inghilterra meridionale accoglie un gruppo di scienziati – analisti, linguisti, matematici, spie e scacchisti - con il compito di giungere alla decifrazione dell'indecifrabile Codice Enigma, utilizzato dai nazisti per inviare messaggi alle truppe.
L'ingombrante fardello
Il film è interpretato da Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Rory Kinnear, Allen Leech, Matthew Beard, Charles Dance e Mark Strong. La narrazione si alterna agli eventi dell'inverno del 1952, quando le autorità britanniche decisero di sbarazzarsi dell'ingombrante fardello – e soprattutto di mettere a tacere un atroce segreto - rappresentato dal pioniere dei moderni calcolatori elettronici. Una storia avvincente e terribile, che porterà all'arresto di Turing per “atti osceni”.
Un gigante della conoscenza
La sua omosessualità, considerata reato, verrà perseguita con crudeltà. Il matematico, logico e crittografo sarà posto dinanzi ad una tragica opzione: due anni di galera, lontano dagli studi e dalle sperimentazioni o la castrazione chimica. Distrutto dai farmaci che sarà costretto ad assumere, sottoponendosi ad iniezioni di estrogeni, verrà trovato senza vita in casa propria, il 7 giugno del 1954, dopo aver mangiato una mela intrisa di cianuro. Solo nel 2013 la regina Elisabetta II troverà finalmente l'agio per riabilitarne la figura; il film offre lo spunto per portare a conoscenza del grande pubblico l'influenza esercitata da Turing sul mondo scientifico moderno: un gigante.