05-12-2021 ore 20:18 | Cultura - Teatro
di Gloria Giavaldi

San Domenico. L'operetta convince oltre 300 spettatori: "è una favola, una certezza"

“Una favola attuale sempre a lieto fine. L'operetta è una certezza”. Così Corrado Abbati, direttore artistico e fondatore dell'omonima compagnia ci ha illustrato lo spettacolo poco prima di salire sul palco del san Domenico per il terzo appuntamento della stagione Incroci. In scena Sul bel Danubio blu, “una summa delle più belle operette danubiane”. Meglio, un viaggio dove lirica, recitazione e danza “creano una sintesi perfetta capace di farci sorridere”. Di farci tornare a ridere di gusto. “Questo è quello che normalmente si aspetta il nostro pubblico plaudente”. Il viaggio inizia nel 1866 sulle note di Sul bel Danubio blu, capolavoro di Johann Strauss figlio. Poi la storia intreccia le sue musiche con quelle di Puccini, Suppè, Lehár, Kálmán, Abraham. I passi di danza accompagnano scene comiche piene d'amore.

 

Oltre 300 biglietti staccati

La platea ascolta attenta. Cerca di non cadere nei tranelli del presentatore e tenta di indovinare alcuni dei brani proposti. Non importa il risultato, ciò che conta è esserci. Anche nella terza giornata della stagione teatrale. Perché anche l'operetta, per quanto vintage e rivolta ad un pubblico adulto ha fatto strappare oltre 300 biglietti. Nonostante il ponte dell'Immacolata, insomma Crema conferma il desiderio di tornare a teatro. Ad ogni appuntamento e per ogni spettacolo, seppur diverso. Ché, come ha detto lo stesso Abbati, “ciò che conta è l'armonia”. Quella perfetta sintesi che fonde le aspettative del pubblico e degli artisti in un sorriso (rigorosamente celato della mascherina) e in un applauso.

 

Aspettative soddisfatte

Le emozioni oggi sono state lontano dai flash, ma dentro al cuore di ciascuno. Al ritmo scandito dalle operette. Da una tradizione che nasce nel '800, in Europa, e trova in Italia terreno fertile. Ancora oggi. Ché è sempre il momento giusto per sorridere. “Incroci – aveva detto il direttore artistico Franco Ungaro – è la stagione delle aspettative”. Aspettative che continuano ad essere soddisfatte per donare alla domenica un po' di sprint in più. Poi il Natale si avvicina, quindi possiamo dirlo: anche l'esibizione di oggi è stata un gran regalo. Accompagnata chiaramente da un cadeau pieno di dolcezza. Donato alle signore per dire che il teatro, dopo tanto silenzio, è tornato ad essere la casa del divertimento.

1323