È stata inaugurata nel pomeriggio odierno, nella suggestiva cornice della chiesa sconsacrata di Santo Spirito e Santa Maria Maddalena a Crema, la mostra pittorica “Cavalli in cavalli” del maestro Claudio Demicheli, noto organista e concertista. Il maestro dimostra la sua poliedricità artistica con la produzione di vari dipinti, senza però rinunciare alla componente musicale. Infatti, sono esposti anche una serie di strumenti antichi e fedeli riproduzioni di quest’ultimi, per un viaggio tra le varie arti. L’esposizione, organizzata dal centro culturale diocesano Gabriele Lucchi e da Luigi Dossena, sarà visitabile fino a domenica 20 luglio.
Cavalli e strumenti
Le opere in mostra sono state brevemente spiegate da Giuliana Guerri, cara amica del maestro Demicheli: “Claudio è un musicista e compositore molto apprezzato, ma non tutti conoscono la sua vena artistica. Casa sua è colma di quadri da lui prodotti, con soggetti di vario genere. Dico sempre che quando una persona ha l’arte dentro di sé, la esprime in tanti modi”. Come suggerisce il nome della mostra, le rappresentazioni sono a tema equestre. In circa una trentina di tele, Demicheli raffigura i cavalli in uno stile realistico. Animale simbolo di libertà e eleganza, ma anche di mistero. Ciò che colpisce dei suoi quadri è il movimento degli animali, come se le andature dei cavalli, come il passo, il trotto e il galoppo, riprendessero i movimenti sinfonici dell’adagio, dell’allegro e del minuetto. Assieme alle opere, sono esposti anche vari strumenti antichi, tra cui: il dulcimer, il liuto rinascimentale, la nicklelarpa, la chitarra saracena, l’oud, il carillon, la ghironda barocca, la viola da gamba, la viella, la ribeca e la ciotola medievale.
Il concertino barocco
L’inaugurazione della mostra è stata aperta da un concertino “Divertimento barocco”, con Demicheli al clavicembalo e Filippo Ravasio al violoncello. I due musicisti suonano insieme da poco tempo, pur provenendo da grosse esperienze precedenti come il “Quartetto barocco italiano” per Ravasio oppure il “Rossignol” per Demicheli. Insieme hann deciso di mettere a frutto la loro esperienza in fatto di musica barocca su strumenti originali, convergendo su una formazione a geometria variabile, che va dal solismo al trio e quartetto con voce. Il programma si è concentrato sulle differenze di stili musicali tra la scuola veneziana con la sonata numero 5 di Vivaldi e la sinfonia in fa maggiore di B. Marcello e quella napoletana con la sonata in sol minore di G.B. Pergolesi. Il pomeriggio si è poi concluso con un rinfresco offerto a tutti i presenti.