05-06-2020 ore 20:10 | Cultura - Teatro
di Ezequeil Montania

Teatro sociale, il 'lieto fine' del laboratorio di Tess porta sul palcoscenico Rosso di scena

Tutte le esperienze umane, per loro stessa natura, son destinate ad una fine. Fine che può essere traumatica, necessaria, violenta, voluta, consensuale, consapevole. Quello del laboratorio di Tess, il Teatro di esperienza sociale e solidale, è stato un lieto fine, per la nascita di un nuovo progetto dell’associazione di promozione sociale Rosso di scena, con sede al teatro di Capergnanica. Il Covid-19 ha costretto a rimandare gli spettacoli già programmati: tre date per In arte Gianna Breil e altrettante per Vieni avanti cretino sono saltate e saranno recuperate la prossima stagione.

 

Prezioso volume

In questo momento di transizione Miriam Alblois e Matteo Cavallini hanno realizzato un documento che raccoglie tempi, teatri e istantanee di tutti i protagonisti di Tess. “Questa dedica – racconta Fausto Lazzari - la voglio condividere con tutti quelli che hanno partecipato al Laboratorio di Tess, in otto anni oltre 40 attori. È come una flebile luce che magicamente toglie le ombre scure da ciò che è stato e ci indica nuove strade per il futuro. Tocca a noi osare ogni nuovo stimolo che possa avere il sapore o il profumo della vita, mai soli, da condividere nella solidarietà”.

 

Teatro sociale

Il laboratorio teatrale di Tess è nato nel 2011 all’interno di un progetto più articolato che approfondisce e valorizza al meglio il Teatro Sociale nel panorama lombardo, anche grazie alla sensibilità degli amministratori di Romanengo dove è situato il particolare e famoso contenitore che risponde al nome di Auditorium Galilei. Peccato che la capitale del tortello, all’epoca e dopo alcuni convegni nazionali di Teatro Sociale, non abbia capito il valore di questa realtà teatrale così radicata sul nostro territorio, tanto da interessare numerose Università, da Milano a Pavia, da Brescia a Venezia e Torino. Dopo quindici anni di esperienze all’interno di strutture riabilitative e diversi Convegni nazionali che ho realizzato a Crema sulla efficacia terapeutica del Teatro in qualsiasi ambito di fragilità e dipendenza – continua il regista - il passo successivo è stato aprirsi alla società con una compagnia teatrale aperta e stabile e capace di produrre spettacoli: otto in otto anni, con oltre 30 repliche, messe in scena nei teatri di Romanengo, Capergnanica, Bagnolo, Casale Cremasco, Soresina, san Bernardino, Ripalta Cremasca e Cremona. Oltre 40 gli interpreti e circa 5.000 gli spettatori. In ogni caso, il Festival di Tess prosegue con i suoi spettacoli al Galilei di Romanengo e il prossimo anno sarà la decima edizione”.

 

Le produzioni

“Ogni anno, da ottobre a maggio, con cadenza settimanale, è stata offerta l'opportunità di confrontarsi con gli elementi fondamentali dell'arte scenica. Nei primi due anni in co-conduzione con l’attrice Gianna Breil. Dalla rivisitazione di Esercizi di stile che Raymond Queneau pubblicò nel 1947 alla Cantatrice calva di Eugenj Ionesco, alle commedie brillanti: Non ti conosco più di Aldo De Benedetti, composta nel 1932; Farida, il morto e la gallina, tre commedie brevi, scritte tra il 1924 e il 1939, da Achille Campanile; Sarto per signora (1886) di Georges Feydeau; 47 morto che parla (1918) di Ettore Petrolini; Pallottole su Broadway (1994) di Woody Allen e Atto primo: su il sipario da Rumori fuori scena, (1977) commedia meta teatrale adattata da Michael Frayn. Ogni anno, il lavoro prodotto è andato in scena su numerosi palcoscenici del territorio.

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