La serata di ieri, non troppo fredda per il periodo, ha accolto i canti della merla, una tradizione popolare molto viva nel sud cremasco e nel cremonese. A Ripalta Cremasca, in una piazza Dante gremita, si sono esibiti due cori, quello ‘Valentino’ di Gombito composto d adulti e le ‘note in allegria’ della scuola primaria. Entrambi diretti da Mauro Bolzoni. Gli ensemble, erano accompagnati alla fisarmonica dal bravo Angelo Gino Parati. La manifestazione è stata introdotta dal saluto del sindaco Aries Bonazza e dell’assessore alla cultura Corrado Barbieri. È stato illustrato il senso del canto della merla che accompagna i giorni più freddi dell’anno per poi salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera.
Canzoni e spettacolo col fuoco
Sia gli adulti che i bambini indossavano gli abiti tipici del tempo: il tabarro nero col cappello a tesa larga per i maschi, lo scialle e il foulard in testa le femmine. A Ripalta Cremasca, molto famose per questo tipo di tradizioni erano le sorelle Bettinelli, alle quale anche il centro di ricerca Alfredo Galmozzi aveva dedicato un libro. Hanno saputo mantenere intatte le canzone dell’epoca, facendole conoscere in diverse parti della Lombardia e non solo. Tra i brani eseguiti: ‘la colombina bianca’, ‘bel uselì dal bosc’, ‘quell’uccellino’ e ‘il ballo di Martino e Marianna’. Quest’ultimo è stato anche inscenato da due attori amatoriali. Al termine del concerto, l’amministrazione, in collaborazione con i volontari del paese e l’Avis, ha offerto frittelle e vin brulé. La serata si è conclusa con lo spettacolo di mangiafuoco di Kino Giocoliere.