


Con il suo romanzo La dissolvenza della memoria, edito da loScrittore, l’autore cremasco Lauro Zanchi si è aggiudicato il premio letterario Città di Jesi. Le opere in concorso erano 128. La cerimonia di premiazione si è tenuta nei giorni scorsi nella sala del Lampadario del circolo cittadino jesino, con le letture di alcuni passi delle opere premiate e l’esibizione degli allievi dell’antica scuola di musica Giovanni Battista Pergolesi. “È un premio a cui tenevo moltissimo – ha dichiarato Lauro Zanchi al termine della premiazione – perché Jesi è un luogo di cultura, è lo stupor mundi di Federico II di Svevia e perché questo concorso, se pur giovane, è già entrato nelle corde degli scrittori professionisti e non”. Dopo Io Scrittore di GeMS e il concorso Città di Cava de Tirreni, questo è il terzo riconoscimento assoluto che il romanzo si aggiudica.
Il libro
Il libro racconta la storia di Vittorio Verbini, un maestro elementare dalla vita tranquilla: una moglie, due figli, un lavoro. La sua esistenza subisce un brusco cambio di marcia, quando scopre di avere una malattia genetica rara e dei genitori sani. Lì Vittorio comincia un viaggio alla ricerca della verità, nel tentativo di trovare un senso ad un passato che sembrava non appartenergli. Un racconto tra passato, presente e futuro che mischia la memoria al cammino di domani, le fatiche del presente alle finte certezze del passato.