04-05-2020 ore 18:30 | Cultura - Arte
di Michele Mariani

Colmare le distanze con l’Arte: la fragilità e la forza dei colori di Francesco Lodigiani

La crisi provocata dal Covid-19 ha sensibilmente ridotto il nostro raggio d’azione. Seguendo lo spunto della Newsletter artistica della Pro Loco di Crema, abbiamo deciso di raccontare l’attualità attraverso una serie di ritratti, secondo prospettive inusuali. Per primi abbiamo incontrato gli artisti, osservatori discreti e sensibili. Chiusi nei loro studi e nelle loro case non si sottraggono a un’attenta riflessione: l’opera d’arte, musicale, poetica o pittorica, varca la soglia della clausura e colma per prima le distanze necessarie.

 

Due idee opposte

“Il vetro è come l’uomo: tanto duro quanto fragile”. Il mondo precipitato nella crisi non appare affatto simile a un arcobaleno. Immerso nella vivacità dei suoi vetri, Francesco Manlio Lodigiani, artista cremasco, ci mostra una doppia visione, disillusa e speranzoso. Mai come ora il mestiere è stato così incerto: vivere con il prodotto della propria arte non è mai stato facile e non lo sarà nell’immediato futuro. Dire “andrà tutto bene” non sembra essere abbastanza nel momento in cui molte vite sono già state travolte. Tuttavia Francesco non rinuncia alla sua “missione”, invita a intraprendere un piccolo viaggio tra le sue opere. Citando Fitzgerald: “L’artista è un uomo con due idee opposte in testa e riesce a credere a entrambe contemporaneamente”. Tutte le riprese sono state eseguite nel rispetto delle norme e distanze di sicurezza.

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