04-03-2021 ore 18:59 | Cultura - Manifestazioni
di Sara Valle

Debate, parlare in pubblico è un'arte. E ora al Racchetti gli studenti sognano le olimpiadi

Ascoltare, confrontarsi, vincere. Almeno la paura di parlare in pubblico. Questo è il debate, un dibattito regolato da modalità specifiche tra interlocutori che sostengono tesi diverse su un tema assegnato. Alice Carosi, Angela Lupo Stanghellini, Sofia Monti, Emanuele Magni e Lorenzo Guelfi Cottinelli, studenti dell'istituto Racchetti Da Vinci compongono la squadra dei Debeatles e stanno partecipando al campionato italiano giovanile di Debate: “abbiamo già superato il primo step, abbiamo vinto la prima competizione del secondo turno con uno schiacciante 3-0 e il nostro sogno è arrivare in cima alle classifiche” raccontano orgogliosi. Parallelamente la squadra dei Socratici, composta da Anna Prevot, Sofia Capra, Angelo Timpano, Matteo Cigognini, Matteo Doldi e Stefano Cardile in questi giorni si sta preparando per il grande appuntamento di sabato 6 marzo: dopo aver superato le selezioni provinciali la squadra è tra i candidati per rappresentare la Lombardia alle olimpiadi.

 

Esordire e confutare

“Nel debate il gancio fa la differenza” racconta Emanuele Magni, primo speaker dei Debeatles. É una frase ad effetto che consente di iniziare con il piede corretto. “Nella pratica del Debate non esistono tesi più o meno vere, ma metodi più o meno convincenti per argomentarle. La strategia vincente è avere una solida dialettica e argomentazioni forti, senza cadere nel sofisma capzioso”. Il ruolo di Emanuele è chiaro: “presentare in modo efficace la linea argomentativa della squadra”. Quando la discussione procede entra in gioco Alice Carosi, secondo speaker: “il mio ruolo è molto divertente, mi piace trovarmi nel vivo della discussione, introdurre nuove argomentazioni e le prime confutazioni. Può sembrare difficile, ma è estremamente coinvolgente”. L'esperienza “mi ha aiutata a crescere. Gestione dell’ansia, public speaking, ricerca del confronto: tutte qualità che reputo fondamentali, apprese grazie al dibattito, che non è solo far valere la propria opinione, ma anche imparare dall’avversario”.

 

Improvvisare

Angela Lupo Stanghellini ha la dote dell'improvvisazione. “Sono il terzo speaker, è impossibile che il mio discorso sia preparato quanto quello dei due speaker precedenti. La mia posizione rispecchia la mia idea di dibattito: ascoltare l’opponente, ricavare dalle sue parole informazioni utili per la mia replica, argomentare e soprattutto confutare”. Prezioso è anche il contributo delle due riserve. Lorenzo Guelfi Cottinelli gioca un ruolo essenziale nella preparazione dell'improptu, il dibattito su una mozione non preparata. “Ho collaborato coi Debeatles sia come riserva, dando loro manforte nel processo di costruzione di una solida linea argomentativa, sia come speaker effettivo: un momento indimenticabile. Ho valorizzato molto il dialogo e compreso l'importanza dell'incontro con altre persone, dell'educazione al ragionamento logico e della lotta alla comunicazione impoverita”.

 

Vittorie e sconfitte

Chiude la formazione Sofia Monti: “ l’esperienza del dibattito ha avuto un grande valore formativo su me stessa e sui miei compagni di squadra. Le vittorie ci stanno dando lo slancio necessario verso sogni desiderabili, nel mezzo del tortuoso cammino del campionato; le sconfitte, che hanno avuto un impatto incisivo, ci hanno aiutato a scoprire le nostre fragilità e a cercare di risolverle. Sono orgogliosa di aver partecipato a un dibattito, ma soprattutto dei progressi fatti grazie al lavoro di gruppo, al di là dei risultati. Questa esperienza mi ha lasciato un bagaglio di sorrisi e voglia di fare gioco di squadra, per affrontare nuove sfide, con l’intenzione di dare sempre il meglio di noi stessi”.

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