04-03-2020 ore 20:00 | Cultura - Manifestazioni
di Tiziano Guerini

Crema. Teatro, musica e cultura annullati o sospesi: ‘è dura convivere con l’incertezza’

Dura la vita per chi, in questi tempi di "emergenza Corona virus", deve portare avanti la programmazione di iniziative necessariamente già concordate e stabilite da tempo. Chiuse le scuole, annullati gli appuntamenti culturali e politici, a mezzo servizio bar e ristoranti, anche la Fondazione san Domenico deve fare i conti con il rinvio, l'annullamento di spettacoli teatrali e con la sospensione delle lezioni dell'Istituto musicale Folcioni, le cui iniziative pubbliche per fortuna sono previste più avanti nel tempo.

 

Convivere con l’incertezza

“La cosa peggiore – commenta Giuseppe Strada, presidente della Fondazione - è dover convivere con l'incertezza. È vero che due spettacoli fra quelli previsti fra febbraio e marzo - Il regalo di Natale e L'allegra vedova, così come quello prenotato al Piccolo teatro di Milano per lo scorso 23 febbraio - sono ormai saltati, ma la domanda è appunto questa: provvisorio rinvio o annullamento definitivo?’ Ed è una domanda alla quale per ora non c'è risposta perché coinvolge volontà e decisioni non solo della nostra Fondazione culturale, ma tutta una serie di altri soggetti istituzionali e privati che, a loro volta, vivono questa precarietà. È il caso, ad esempio, delle cosiddette ospitalità, o date zero, le cui richieste di solito fioccavano subito dopo il Festival di Sanremo, mentre ora tutto tace. Certamente annullate (o rinviate?) le ospitalità di Alexia del 13 marzo e quella di Enrico Ruggeri del 3 aprile. Il teatro potrebbe essere aperto per le sole sessioni di prove, ma senza lo spettacolo per noi sarebbero solo costi”.

 

Un bilancio annuale che diventa precario

A proposito di costi, o di mancato ricavo, quale potrà essere alla fine lo stato del bilancio annuale della Fondazione? “Prematuro valutarlo ora, ma, se non sarà ancora peggio, fra appuntamenti mancati e affitti vari disdetti per il teatro, si può immaginare un minor introito pare al 10% del bilancio preventivo. Ma i conti li faremo alla fine”. Non tutto è perduto. Il direttore artistico Franco Ungaro è continuamente in contatto con le varie compagnie teatrali per un aggiornamento dei tempi della programmazione e non è escluso un prolungamento della stagione anche oltre aprile. Emerge ragionevolmente anche un'altra preoccupazione dalle parole del presidente Giuseppe Strada: “come risponderà il pubblico dopo questo periodo di preoccupazione e di incertezza? Si tornerà rapidamente alla normalità della vita e degli appuntamenti sociali?” Naturalmente è quanto tutti si augurano, ma c'è il timore che questo strano periodo di sospensione della vita pubblica lasci il segno a lungo.

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