04-01-2022 ore 10:40 | Cultura - Arte
di Gloria Giavaldi

Tecnica, dono e spiritualità: alla Pro loco l'arte di Chiara Bolzoni resiste e fa del bene

La sua foto in bianco e nero posta sopra al tavolo accanto ai bozzetti. Opere solo accennate, studiate, provate e mai finite. Amava affinare la tecnica Chiara Bolzoni. Lo si capisce subito, appena si mette piede nella sala espositiva della Pro loco, dove, fino al 6 gennaio è allestita la mostra Post scriptum, voluta dalle figlie in sua memoria. “Mamma è venuta a mancare nel 2008 – spiega Silvia Merico. Per del tempo tutte le sue opere sono rimaste in casa, a fare compagnia a nostro padre. Ora che anche lui è venuto a mancare, questa mostra ci è sembrata una buona occasione per celebrare la passione ed il talento di mamma, unendola al desiderio di fare del bene”. L'esposizione si compone di 69 opere e, per la precisione, è una mostra mercato. Tutte le opere sono in vendita. Il ricavato verrà devoluto ad Atim, un'associazione cremasca che aiuta le popolazione del nord Uganda. Giovedì 6 gennaio alle ore 17 una delle tele (in foto) verrà messa all'asta. “Non ha un titolo”, ma è il simbolo di questa mostra. “Racchiude l'essenza dell'arte di mamma: un'artista attenta alla tecnica, con la passione per il sacro ed una vocazione alla spiritualità. Ricordo che quando disegnava o dipingeva non considerava mai finita una sua opera. Si lasciava ispirare dalla musica, ma faceva attenzione alla tecnica ed amava disegnare con i bambini”.

 

Ascoltare e ascoltarsi

Voleva trasmettere passione. Consapevolmente, ma con naturalezza. “Non era un'imposizione, piuttosto un piacere. Io non sono un'artista, ma sono un'appassionata d'arte. Mi sono laureata in storia dell'arte. Lo devo a mia mamma”. Al suo dono, al suo talento. Con il quale esplorava mondi diversi. Dai colori vivaci, ai tratti precisi, fino a Crema. “Amava la sua città. Adorava celebrarla con i suoi disegni”. Il duomo spicca e racconta il desiderio di non lasciare mai andare dal cuore il centro della città. Disegni a china, olio su tela, tempera su carta, acquerelli, tante modalità per esprimersi e per conoscere l'arte nei suoi meandri. Poi le prove che “hanno il sapore della spontaneità”. Di un disegno che prende forma ascoltando gli altri. E se stessa. “Sul finire della sua vita si è appassionata all'arte sacra. Ha realizzato una Via crucis che presto doneremo alla chiesa di Castelnuovo”. Intanto, però, la mostra è visitabile fino al 6 gennaio secondo i seguenti orari: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

 

Il progetto Arte

Come anticipato, il ricavato sosterrà Atim, precisamente il progetto Arte condotto da suor Maria Marrone a Lira per bimbi orfani e sieropositivi. “Attraverso diverse forme di arte aiutiamo i bimbi a sorridere, a superare il trauma, ad elaborare la sensazione di abbandono” spiega la presidente Alice Campari. Dall'arte, al teatro, al semplice utilizzo di materiali da riciclo per scoprire il bello della vita. Il progetto si svolge nei mesi di dicembre e gennaio e coinvolge in condizioni normali 300 bambini e 20 educatori. Ad oggi i numeri sono dimezzati a causa dell'emergenza sanitaria, “ma il nostro impegno continua”.

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