03-05-2025 ore 10:05 | Cultura - Incontri
di Elena De Maestri

Izano: la Liberazione secondo Silvano Allasia. ‘Viviamo in democrazia grazie a scelte giuste’

A Izano, nei giorni scorsi, Silvano Allasia, ha presieduto una serata dedicata agli ottant'anni anni dalla Liberazione. L'evento è stato proposto dal gruppo consiliare “Insieme per Izano” con il patrocinio del comune. Il capogruppo Celestino Cremonesi ha introdotto il relatore. In sala, tra il pubblico, la vice sindaco di Izano Sabrina Paulli, il consigliere regionale Matteo Piloni e l'assessore di Crema Emanuela Nichetti. Oltre due ore di riflessione storica, appassionata e ricca di stimoli, arricchita da filmati d'epoca e citazioni da autori le cui recentissime pubblicazioni, selezionate da Allasia, hanno offerto ai presenti l'opportunità di mettere a confronto le proprie conoscenze con i più recenti dati storiografici.

 

Excursus storico

Per cogliere appieno la portata storica del 25 Aprile, Silvano Allasia ha proposto in parallelo le immagini delle piazze affollate e festanti per la fine della guerra con il filmato del tripudio di piazza Venezia a Roma all'annuncio di Mussolini dell'entrata in guerra dell'Italia il 10 Giugno 1940. Come fu possibile passare da un consenso così vasto alla dittatura ad una vera e propria sollevazione popolare contro la stesso regime, che consentì agli alleati di limitare le perdite militari della risalita dell'Italia, demandando troppo spesso alla bande partigiane la liberazione dei territori? In mezzo ci stavano gli esiti di una guerra durissima e condotta in modo disastroso, e un armistizio, l'8 settembre 1943, che aveva abbandonato le stesse truppe truppe italiane nelle mani degli ex alleati tedeschi.

 

Scelte giuste

In quella data troppe famiglie dovettero fare una scelta, che non sempre avvenne per quello che oggi chiameremmo valori. Secondo lo storico Claudio Pavone, si trattò di una guerra civile e in questo sta l'efferatezza degli episodi e delle rappresaglie che furono perpetrati. Se oggi abbiamo avuto una Liberazione dal nazi fascismo e viviamo in una democrazia, ciò fu dovuto a chi fece le scelte di campo giuste, sacrificando se stesso al freddo e alla fame, sopratutto nel gelido inverno del '44, sui monti, in collina o nelle Gap cittadine, vivendo alla macchia, nel terrore delle delazioni, ma sapendo di poter contare sul sostegno sempre più ampio della popolazione in tutti i suoi strati sociali.

 

Martiri della Resistenza

Allasia verso la fine dell'intensa serata ci ha tenuto a sottolineare come l'età dei partigiani fosse particolarmente giovane e di come le donne svolgessero un ruolo importante, andando spesso contro i pregiudizi di genere che spesso albergavano anche nelle file degli stessi partigiani. La conclusione, particolarmente toccante anche per la voce spezzata dall'emozione del relatore, è infine stata riservata ai martiri della Resistenza, con brani tratti dalle lettere dei condannati a morte, e con la memoria dell'assassinio del partigiano Angelo Zanoni a Izano, sulla soglia di casa, davanti agli occhi della madre.